Rifiuti, tensione durante incontro Comune-lavoratori

di Redazione

Domenico CiaramellaAVERSA. La raccolta dei rifiuti nella città di Aversa si fa, non si fa, o forse si farà.

Nessuna certezza o quasi nessuna per i 106 lavoratori del consorzio ex GeoEco che dovranno essere assunti dalla nuova ditta Senesi Spa, solo un gran pasticcio con telegrammi di licenziamento ed assunzione, recapitati a macchia di leopardo.

E mercoledì 1 settembre, l’incontro tra il sindaco Domenico Ciaramella, l’assessore Luciano Luciano e l’amministratore delegato della Senesi con i lavoratori ed i rappresentanti delle sigle sindacali ha cercato di mettere un punto fermo sulla drammatica situazione degli stessi lavoratori.

“Non voglio la guerra con voi”, cosi ha esordito il primo cittadino, che ha precisato di essere vicino alle esigenze legittime di chi lavora, tanto che l’ente comunale, con sua ordinanza, già prima della pausa estiva ha accreditato sul conto speciale del commissario liquidatore del Consorzio, Gianfranco Tortorano, la somma di 460mila euro, anticipando i canoni dovuti all’ente consortile. Quella somma, come da accordi firmati tra le due parti, sarebbe dovuta servire per il pagamento degli stipendi arretrati ai dipendenti, relativamente alla tredicesima e quattordicesima mensilità nonché alle ferie non godute. Soldi che gli operatori aversani non hanno ancora ricevuto. Intanto, con tale anticipazione, firmata con ordinanza del primo cittadino, lo stesso si è esposto alla verifica presente e futura della Corte dei Conti.

Intanto, allo stato attuale, i 106 lavoratori hanno contestualmente ricevuto un telegramma di licenziamento da parte del Consorzio ed uno di assunzione da parte della subentrante ditta Senesi Spa, certo è che non è stato rispettato il preavviso di 15 giorni necessari per attuare la procedura di licenziamento, ma è anche vero che l’assunzione immediata sanifica di fatto tale omissione.

Ora i lavoratori avranno tre giorni (che scadono venerdì) per tornare a lavoro, o subiranno una denunzia penale da parte dell’ente comunale per interruzione di pubblico servizio ed il licenziamento coatto da parte della ditta per giusta causa.

Giulio Testore, segretario provinciale della Fiadel, ha precisato: “Vogliamo che vengano pagate subito le mensilità arretrate e le finanziarie che non vengono onorate da 6 mesi. Grazie ai ritardi siamo diventati agli occhi dello Stato italiano cattivi pagatori. E non dimentichiamo le qualifiche professionali, che sono quelle che si evincono dalla busta paga di ognuno”.

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