NAPOLI. Accelerare liter per la realizzazione del programma elettorale; procedere sulla strada del cambiamento con passo maggiormente spedito; coniugare risanamento dei conti pubblici con i bisogni delle categorie sociali e dei cittadini.
Sono queste le linee-guida condivise dallintero gruppo Pdl alla Regione Campania, nel corso di una cena di lavoro, alla quale hanno partecipato il coordinatore regionale Nicola Cosentino e il vice Mario Landolfi. Lincontro era finalizzato a fare il punto sul programma e a definire le priorità dellazione politica del Consiglio Regionale nei prossimi mesi. Il Pdl intende, infatti, riconoscere allassemblea regionale piena centralità ed autorevolezza nellattività di governo dellente, essendo gli eletti la prima linea a difesa degli interessi e dei bisogni della popolazione. Unampia discussione, avvenuta in un contesto di sereno confronto, ha preceduto le decisioni assunte allunanimità dal gruppo.
Si è discusso ha sintetizzato il coordinatore Cosentino del piano casa, della riforma della sanità, di un nuovo e più leggero assetto da dare al sistema dei trasporti, di un nuovo modello di turismo in grado di integrare storia, arte, svago. Ma, soprattutto, della necessità di dare maggior impulso allazione legislativo-amministrativa.
Nel corso dellincontro è stata anche affrontata la questione legata ai rapporti con gli alleati di coalizione, dei quali il Pdl riconosce lindispensabilità e il contributo alla buona riuscita dellesperienza di governo. Tuttavia è stato rimarcato il Pdl rivendica un ruolo di leadership allinterno dellalleanza, in forza dellampio consenso elettorale che lo pone come indiscussa prima forza politica della regione. Una prerogativa che impone al Pdl di essere parte attiva in tutti i processi decisionali, qualunque essi siano.
A conclusione dellincontro, il gruppo Pdl alla Regione Campania ha ribadito pieno appoggio e leale collaborazione ai vertici del coordinamento regionale. Una collaborazione che a breve avrà modo di esplicarsi attraverso strutture organizzative comuni, capaci di fare da cinghia di trasmissione tra il movimento politico, il consiglio regionale e la delegazione di giunta.