Controlli sismici per scuole, Brancaccio critica delibera della giunta Zinzi

di Redazione

Angelo BrancaccioCASERTA. “Con la delibera numero 40 credo che la giunta provinciale abbia ottenuto un particolarissimo record: quello cioè di aver prodotto un atto amministrativo in antitesi esatta a tutte le norme vigenti”.

A denunciare questa situazione è il commissario e consigliere provinciale dei Popolari per il Sud Angelo Brancaccio.

“I colleghi consiglieri e i dirigenti mi scuseranno se non evidenzierò tutte le illegittimità amministrative, ma ho avuto modo di visionare la delibera solo in maniera sommaria e veloce. – ha detto – Siamo di fronte al conferimento di un incarico tecnico alla solita Università di Caserta, facoltà di architettura, tanto cara al nostro presidente. Ebbene, la Provincia ha affidato l’incarico di verificare la tenuta sismica degli edifici scolastici di sua proprietà non facendo altro che ripetere un incarico che era già stato portato a termine e in maniera egregia da un pool di esperti indicati dal commissario Giliberti. Tra le altre cose, questi esperti hanno consegnato alla Provincia un piano di interventi da ventiquattro milioni di euro per mettere in sicurezza gli edifici scolastici. E noi cosa facciamo? Anziché reperire i fondi affidiamo una consulenza fotocopia…”.

Brancaccio va poi nel tecnico. “Questo incarico non figura nel piano delle consulenze che l’amministrazione deve predisporre ogni anno e non presenta alcun parere dei revisori dei conti, così come richiamato nella delibera stessa – ha detto – ancora una volta viene violato il decreto Brunetta sulle consulenze che prevede rigide prescrizioni in questa materia. Per evitare che giunta e presidente cadano nuovamente in errore, mi premunirò di donare a ciascun componente dell’esecutivo copia del decreto nella speranza che lo leggano”.

Ma Brancaccio sottolinea come le irregolarità non finiscano qui. “Zinzi non solo ha predisposto una consulenza che non c’è nel piano annuale, ma ha anche vincolato l’ente per i prossimi tre anni con una convenzione da novantamila euro, modificando il bilancio pluriennale con una delibera di giunta, commettendo una grave irregolarità dal momento che siamo di fronte ad un atto di esclusiva pertinenza del consiglio – ha spiegato – ultimo, ma non ultimo, l’ente ha già predisposto un acconto di trentamila euro sui novanta che deve, contro ogni logica della finanza pubblica”.

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