NEW YORK. Una minitassa su tutte le transazioni finanziarie per sostenere gli obiettivi del Millennio. E’ la proposta del presidente francese, Nicolas Sarkozy, lanciata nel corso del suo intervento al vertice Onu all’apertura, a New York dell’Assemblea Generale.
I leader mondiali, 140 tra capi di Stato e di governo, discuteranno come raggiungere gli Obiettivi del millennio, al centro dei quali rimane proprio la riduzione della povertà mondiale entro il 2015.All’ordine del giorno anche lo sviluppo dei rapporti tra Nato e Russia, la riforma del Consiglio di Sicurezza, il miglioramento delle relazioni tra Occidente e Iran, il rilancio della Conferenza sul Disarmo, e la pace in Medio Oriente. Tra i leader presenti, oltre a Sarkozy, il presidente americano Barack Obama, il premier cinese Wen Jiabao e il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad.
“La tassazione delle transazioni finanziarie – ha detto Sarkozy all’Assemblea dell’Onu – possiamo deciderla adesso. Perché aspettare? La finanza si è mondializzata, in nome di cosa noi non dovremmo chiedere alla finanza di partecipare al riequilibrio del mondo prelevando su ciascuna transazione una tassa?”. “Io cercherò – ha proseguito Sarkozy – durante il mio anno di presidenza al G20 e al G8, di promuovere l’idea dei finanziamenti innovativi. Voglio ribadire la mia convinzione secondo la quale dal momento che tutti i paesi sviluppati sono in deficit, è necessario trovare nuove fonti di finanziamento per la lotta contro
la povertà, per l’istruzione e per la cura delle grandi pandemie del pianeta”.
Il presidente franceseha anche annunciato che la Francia aumenterà del 20% il suo contributo al Fondo Mondiale di lotta contro l’Aids, la tubercolosi e la malaria, nel corso dei prossimi tre anni. “Noi non abbiamo il diritto di nasconderci dietro la crisi economica per fare di meno – ha sostenuto il presidente francese – Auspichiamo che l’insieme dei paesi sviluppati decida di fare di più e naturalmente di farlo prioritariamente per l’Africa”.Secondo il fondo mondiale, la Francia si è impegnata nel 2010 a versare 318 milioni di dollari (circa 290 milioni di euro) per la lotta contro l’aids, la tubercolosi e la malaria, all’incirca la stessa somma dell’anno scorso.