Edoardo Bennato, il “brigante del rock” a Gricignano

di Antonio Taglialatela

Edoardo BennatoGRICIGNANO. E’ proprio vero: lui di risposte non ne ha, lui fa solo rock ‘n’ roll. Se conviene bene, lui più di tanto non può fare.

Il pensiero che Edoardo Bennato manifesta nella sua “Sono solo canzonette” è stato confermato dalle poche parole che siamo riusciti a strappargli nel backstage prima della sua esibizione a Gricignano di martedì 31 agosto. Lui qui c’era stato già 25 anni fa, il 6 agosto 1985, oggi vi è ritornato con il brano “Il capo dei briganti”, contenuto nell’ultimo album “Le vie del rock sono infinite”, nel quale parla proprio della cittadina dell’agro aversano, dell’insediamento Us Navy, ribattezzato “Forte Apache”, dove “non si sentono più al sicuro neanche gli americani”. Con una sottilissima ironia sberleffa la camorra, convinta “padrona” del territorio. Non a caso, nel video pubblicato su Youtube si vedono anchei luoghi di Scampia e Casal di Principe, roccaforti dei clan campani. Ma alla nostra domanda inerente proprio questo brano, l’artista napoletano non vuole dare spiegazioni e risponde laconicamente: “Fate un concorso e vediamo se qualcuno l’ha capita…”. Poi si augura che il suo concerto piaccia al pubblico e ci saluta, non vuole dire altro. Chi lo conosce sa bene quanto “Edo” sia schivo e riservato, lui parla con la musica e col cuore: è un “rinnegato”. Del resto, è lui stesso ad affermarlo: “Se non fossi un rinnegato non potrei essere rock”.

Alle 22 le luci del campo sportivo di corso Umberto si spengono e Bennato esordisce con i nuovi pezzi, costruiti su tematiche attualissime, come il conflitto in Afghanistan (“Un aereo per l’Afghanistan”), e l’Unità d’Italia (“C’era un re”), fino alla regina delle televendite Wanna Marchi (nell’ironica “Wannamarkilibera”). Ritratti femminili con le splendide “E’ lei” (primo singolo del nuovo album, con cui ha vinto il “Premio Mogol”) e “Perfetta per me”, ballad acustica che parla di una ragazza “poco moderna”, che “non parla su Facebook”, lontana dagli stereotipi odierni, ma, appunto, “perfetta per me”. Una piccola parentesi anche del periodo “Joe Sarnataro” arriva con “’A gente è bona”.

Nell’intermezzo Edo ritorna alle sue origini di “menestrello”: si arma di chitarra, armonica e grancassa ed esegue un medley acustico composto da una scarica di successi come “Abbi dubbi”, “Sono solo canzonette”, “Il gatto e la volpe” e “L’isola che non c’è”.

Durante l’esecuzione dei brani Bennato lascia andare spesso e volentieri i componenti della sua band a parti soliste, cosa molto gradita anche dagli spettatori che sono musicisti. Il sound e gli arrangiamenti, compresi i vecchi brani, sono decisamente aggressivi, con ritmi incalzanti e chitarre distorte e “acide”, a dimostrazione che Edoardo, a 61 anni, pur mantenendo puro il suo spirito rock, strizza comunque l’occhio alle nuove tendenze.

Anche la scenografia fa la sua parte, con uno schermo che proietta immagini del concerto alternate a filmati riguardanti i testi dei suoi brani. Si chiude con “In prigione, in prigione”, “Notte di mezza estate” (successo di qualche anno fa in coppia con Alex Britti), “Il capo dei briganti” e “Nisida”.

Edoardo Bennato a Gricignano (31.08.10) – VIDEO

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