CORTINA. “Chi vorrà continuare a lavorare con i vecchi giochi di Palazzo, credo che sarà destinato a fallire e a farsi del male da solo”.
Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico con una kermesse del Pdl organizzata a Cortina, a proposito del voto sul suo intervento programmatico in Aula a fine mese.
“Tra pochi giorni saremo in Parlamento – ha continuato Berlusconi – per presentare i cinque ormai famosi punti: un grande patto di legislatura che tutti i parlamentari della maggioranza saranno chiamati a sottoscrivere e lo devono fare tutti”, per rispetto agli elettori. “Rivolgeremo l’invito anche alle forze più responsabili dell’opposizione affinché possano valutare il nostro programma di riforme e mettano da parte i loro pregiudizi”. Ieri il premier aveva annunciato l’arrivo di alcuni “moderati” a sostegno della maggioranza, mentre a SkyTg24 il leader dell’Udc Casini ha spiegato di non temere la campagna acquisti del premier.
Sull’economia italiana, invece, sempre durante il collegamento telefonico a Cortina Berlusconi ha detto: “A chi dice che l’Italia cresce meno degli altri, beh dico che noi dobbiamo ricordare a tutti che ci sono tanti fattori che giustificano questa bassa crescita, l’energia la paghiamo il 30-40-50% di più degli altri Paesi europei”, e poi “abbiamo ereditato un debito pubblico che ci costa in interessi il doppio o il triplo di quello che pagano gli altri paesi Ue”.
“DISSENNATEZZE”.
Dalla Festa della Destra di Francesco Storace a Taormina, invece,Berlusconi attacca i finiani di Futuroe Libertà:”Contro queste dissennatezze, che ci hanno fatto leggere sui giornali di tutto il mondo titoli negativi per il nostro Paese, non c’è nessun calciomercato, sono sicuro dell’arrivo di nuovi moderati in maggioranza. Alcuni Udc ci rafforzeranno”.
“LA DESTRA NEL GOVERNO”. Dopo aver ricordato di aver “sempre collaborato con Francesco” il premier continua: “Mi lega a lui la stima e anche quando ci sono stati scontri, li abbiamo affrontati sempre guardandoci negli occhi. Scontri che non hanno mai intaccato la nostra amicizia. Auspico che prima dello scadere della legislatura, che sicuramene arriverá alla sua scadenza naturale, uomini de La Destra possono entrare a far parte della squadra di governo”, dice. “Ero certo che avremmo potuto collaborare ma ci fu un veto doloroso. Per me fu una delle poche battaglie non vinte”, spiega il presidente del Consiglio ricordando quando La Destra venne estromessa dalla coalizione per le elezioni. “Quel veto oggi non puó più esserci. – aggiunge – Oggi siamo qui insieme e anche grazie alla forza de La Destra abbiamo vinto in Piemonte e nel Lazio. Sará compito mio dare vita a una coalizione che possa essere più intesa, saremo insieme per un’Italia migliore e per la libertá”.
UDC SICILIANI. E sulle parole di alcuni parlamentari siciliani dell’Udc che nei giorni scorsi avevano espresso un dissenso rispetto al leader Pier Ferdinando Casini, il premier aggiunge: “Io non ho cercato nessuno, sono stato cercato, senza fare alcuna pressione da parte mia, da molti parlamentari siciliani che dissentono dalla linea del loro partito, che vuole allearsi con la sinistra pur avendo un elettorato moderato e cattolico”.