Berlusconi dalla Russia: “Governo avanti per altri tre anni”

di Redazione

Silvio BerlusconiMOSCA. Nel suointervento al Forum sulla democrazia in Russia, in corso Yaroslav, sul Volga, il premier Silvio Berlusconi ha risposto ad alcune domande anche riguardanti le tensioni nella sua maggioranza.

“Sono piccole questioni di professionisti della politica che vogliono avere la loro aziendina politica – ha detto il presidente del Consiglio – ma sono cose che non toccano la governabilita. Il mio governo andrà avanti per i tre anni di legislatura”. Una convinzione, quest’ultima, rafforzata dalle parole del presidente della Camera Gianfranco Fini. “Non c’è nulla che possa mettere seriamente in discussione la durata della legislatura e quindi il mantenimento da parte dell’Italia degli impegni assunti a livello internazionale” ha detto il leader di Montecitorio alla speaker del congresso Usa Nancy Pelosi, che ha incontrato in un faccia a faccia di 45 minuti a margine della riunione dei presidenti delle Camere del G8.

Poi un nuovo attacco alla magistratura: “Nel mio Paese la magistratura ha raggiunto un potere che non ha limiti. La magistratura deve essere potere dello Stato e non ordine dello Stato. La magistratura ha ritenuto di poter ancora svolgere una sua opera, mettendo sotto accusa, con accuse assolutamente inventate, i protagonisti della vita politica e quindi mettendo a rischio la governabilità del Paese”. “Questa – ha concluso Berlusconi – è una situazione di oppressione della vita del cittadino ed è qualche cosa che in una democrazia non puo’ essere accettato e non deve avvenire”.

Circa i rapporti della Russia con la Nato, Berlusconi ha detto di aver scritto personalmente, nel 2002, a Pratica di Mare, vicino a Roma, “un accordo che prevedeva la collaborazione tra Russia e Alleanza Atlantica contro il terrorismo, la pirateria internazionale, il traffico di droga”. Il premier ha poi continuato ricordando come in qualità di presidente del G8 a l’Aquila, nelle riunioni del G20 a Londra “mi misi di buzzo buono per cercare di aprire relazioni nuove tra la nuova amministrazione americana di Obama e la Federazione Russa”. Berlusconi si è dichiarato “figlio della Guerra Fredda” e di aver sempre guardato al superamento di quella contrapposizione.

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