Di Pietro a Berlusconi: “Sei uno stupratore della democrazia”

di Redazione

Antonio Di PietroROMA. Antonio Di Pietro, intervenendo alla Camera per la dichiarazione di voto sulla questione di fiducia al governo, ha attaccato senza freni il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, accusandolo con termini durissimi tanto da ricevere due richiami all’ordine dal presidente della Camera, Gianfranco Fini.

“Lei è uno spregiudicato illusionista, anzi un pregiudicato illusionista – ha esordito il leader di Idv -, anche oggi ha raccontato un sacco di frottole agli italiani descrivendo un’Italia che non c’è e progetti lontani dalla realtà mentre fuori c’è il paese reale che muore di fame di legalità e di democrazia”.

Di Pietro ha paragonato il premier all’imperatore Nerone, “come lei rideva mentre Roma bruciava”, quindi lo ha definito “capo piduista, interessato solo agli affari e ai guai giudiziari suoi e della sua cricca, bravissimo anche a comprare il consenso dei suoi alleati e degli avversari, i primi pagandoli con moneta sonante, i secondi ricattandoli con sistematiche azioni di dossieraggio e killeraggio politico”.

L’invito di Fini ad usare “termini consoni all’Aula di Montecitorio” non ha fermato Di Pietro che ha descritto Berlusconi come “vero maestro di massoneria deviata, precursore della collusione e della corruzione di Stato, inventore di una corruzione di nuovo conio, più moderna e spregiudicata, che cambia le leggi per eliminare i reati”.

I toni di Di Pietro sono culminati in una accusa che ha suscitato le proteste dei deputati del Pdl: “Lei non è un presidente del Consiglio ma uno stupratore della democrazia, non è un tentacolo della piovra ma la testa della piovra che si è appropriata delle istituzioni in modo criminale”.

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