ROMA. Polemiche, veleni e fuochi incrociati sulla querelle nata per la manifestazione anti-Fini che si sarebbe dovuta tenere a Mirabello domenica prossima, in occasione dell’intervento del presidente della Camera alla festa di “Futuro e Libertà”.
Il ministro del Turismo Michela Brambilla, accusata di essere la mente delloperazione, smentisce e annuncia querela. Ma la storia degli sms che chiamano all’adunata gli “squadristi della libertà” (come definiti dai finiani di “Generazione Italia”) con pullman messi in piedi con i soldi del partito per arrivare a Mirabello e fischiare Fini è confermata dal cosiddetto “traditore”, Vincenzo Mattera. Mattera sarebbe stato contattato dall’esponete Pdl campano Francesca Pascale e coinvolto nell’organizzazione di una spedizione verbalmente punitiva verso Mirabello.
Anche la Pascale smentisce tutto: “Le notizie apparse quest’oggi sono totalmente infondate”, dice. “Mai ho prospettato l’ipotesi di organizzare per il ministro Brambilla o a nome suo dei contestatori contro l’onorevole Fini. Questo rappresentante dei finiani sta strumentalizzando una conversazione informale dove nel rappresentargli il mio disaccordo sull’iniziativa di Mirabello prospettavo il rischio che vi fossero delle manifestazioni di plateale dissenso organizzate proprio dagli stessi finiani per farli ricadere sul Popolo della Libertà. Si tratta quindi di un equivoco o di una strumentalizzazione”.