MADDALONI. Laveva promesso in campagna elettorale ed è stato di parola. Angelo Polverino, il Presidente della Commissione regionale per gli Affari istituzionali, ha presentato la proposta di legge per delocalizzare i cementifici e le cave, che insistono nellarea tifatina.
Gli ultimi sviluppi della Conferenza di Servizi ricorda il Consigliere – inducono a non perdere altro tempo. Adesso è la commissione Valutazione Impatto Ambientale a decidere. Pensavo che la questione potesse essere chiusa con lintervento della Commissione dei Tecnici preposti a decidere sullampliamento della Cementir. I continui cambiamenti contrastano con la chiarezza ed il rifiuto espresso dai cittadini di un intero territorio, che va dalla città capoluogo a Valle di Maddaloni, interessando i Comuni di Maddaloni, S. Marco Evangelista e S. Nicola La Strada. Caserta, in modo particolare, ha prodotto una delibera importantissima, che non si presta per nessuna interpretazione.
Spero che altrettanto facciano i Comuni dellarea interessata alle attività estrattive. Prima di iniziare i lavori, la Commissione Via, pertanto, è tenuta ad ascoltare il territorio e le istanze dei Comitati. Non è possibile che si arrivi alla decisione solo esaminando il progetto di ampliamento presentato dalla Cementir. La commissione deve tener conto della mia proposta di legge, del parere dei Sindaci, dei Comitati e dellUniversità, visto che tra le cause del blocco del Policlinico vi è proprio lincompatibilità con lindustria cementizia. In tutto questo non va dimenticato che larea, interessata allo sbancamento per lampliamento, investe direttamente il Parco Urbano dei Colli Tifatini. Quello di Angelo Polverino è un appello alla difesa ambientale e un invito a farsi sentire. Per il 22 ottobre la Commissione deve decidere.
Non è un termine perentorio fa sapere il Presidente anzi provvederò a scrivere allassessore allAmbiente Romano e a Caldoro perché siano acquisite tutte le documentazioni e tutti gli atti dei soggetti istituzionali e non che si oppongono allampliamento. Le loro ragioni e le proteste di questi giorni devono essere tenute in considerazione, al pari della richiesta della Cementir a svolgere lattività per altri anni. Il fronte del no fa sapere il Consigliere – deve necessariamente allargarsi, se vogliamo il bene della nostra comunità. Serve, a questo punto, unassunzione di responsabilità da parte di tutte le amministrazioni che subiscono le attività di cava . Deve prevalere conclude Angelo Polverino – la convinzione che il futuro del territorio si chiama Policlinico, Parco dellAcquedotto Carolino, Parco dei Monti Tifatini, messa in sicurezza ed azioni di bonifica di unarea di circa 220 mila metri quadrati al confine tra i comuni di Caserta, S. Marco e S. Nicola.