PARETE. Intorno alle ore 21 di venerdì, gli agenti della squadra volante di Caserta, procedevano ad alcuni controlli nelle palazzine Iacp di Parete, in via 2 agosto.
Lì intercettavano un furgone, parcheggiato e chiuso a chiave, il cui proprietario, Roberto Griffo, veniva bloccato e controllato. Ma luomo, senza alcuna ragione, cominciava ad inveire contro i poliziotti gridando loro frasi ingiuriose (Che c… volete? E meglio che ve ne andate altrimenti vi ammazzo) e tentando contemporaneamente di aggredirli, ma veniva trattenuto da suo nipote accorso sul posto. Contemporaneamente, si divincolava dal nipote e saliva presso la propria abitazione, continuando a rivolgegere minacce di morte agli agenti.
Poi, non contento, raggiungeva la sua abitazione ubicata al terzo piano dello stabile e, affacciatosi dalla finestra, impugnava una pistola di colore argento puntandola allindirizzo dei poliziotti, scarrellando larma, come per caricare il colpo in canna e continuando a gridare verso di loro che li avrebbe uccisi, piuttosto che aprire loro il suo furgone. Data la grave situazione di pericolo, gli agenti si riparavano dietro un veicolo in sosta e impugnavano a loro volta le pistole dordinanza, allo scopo di rispondere ad eventuali esplosioni di colpi darma da fuoco.
Pertanto,mantenendo sempre una posizione di difesa e di copertura, i poliziotti riuscivano a guadagnare il terzo piano dello stabile, dove Griffo continuava ad opporre resistenza, rifiutandosi di aprire immediatamente la porta di ingresso dellabitazione, cosa che faceva, poco dopo, sua moglie, anche lei presente in casa. A questo punto, gli agenti entravano nellabitazione e immediatamente bloccavano Griffo, il quale si trovava ancora nella camera corrispondente alla finestra dove poco prima si era affacciato impugnando la pistola.
Nel corso dellimmediato controllo alluomo non veniva rinvenuta larma, per cui si procedeva ad unaccurata perquisizione nellabitazione che permetteva il rinvenimento della pistola, occultata sotto larmadio della stanza. Griffo veniva tratto in arresto e condotto in Questura per le ulteriori formalità di rito ed associato al carcere. Dagli accertamenti è emerso che è già noto alle forze dellordine proprio per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.