SAN MARCELLINO. Tre nuove ordinanze di custodia cautelare sono state notificate in carcere al boss Giuseppe Setola e ai suoi affiliati Giuseppe Guerra e Giovanni Letizia in relazione al duplice omicidio avvenuto a San Marcellino il 12 settembre 2008.
Il provvedimento, emesso sulla base delle risultanze raccolte dalla Squadra Mobile di Caserta, ha accolto pienamente le ipotesi accusatorie formulate dai pubblici ministeri della Dda di Napoli per i reati di duplice omicidio e detenzione illegale di armi, con laggravante mafioso, avendo gli autori agito al fine agevolare la fazione Bidognetti del clan dei Casalesi di cui Setola (arrestato nel gennaio 2009) aveva assunto la guida dopo la sua evasione da Pavia.
Le ordinanze riguardano luccisione di Antonio Ciardullo e Ernesto Fabozzi che, secondo gli inquirenti, rientrava in quella strategia stragista che Setola intendeva attuare al fine di instaurare un regime di terrore nei confronti di quanti, imprenditori, cittadini italiani e stranieri, fiancheggiatori ed affiliati, risiedevano nel territorio di influenza del clan Bidognetti, la cui autorità criminale andava indebolendosi per larresto dei suoi capi e di numerosi affiliati, per lesistenza di contrasti interni ed a causa della collaborazione di importanti esponenti. Tale obiettivo, pertanto, veniva perseguito colpendo, in particolare, chi aveva osato denunciare gli affiliati al clan o i congiunti dei collaboratori di giustizia, cioè coloro che, più di ogni altro, erano in grado di minare il dominio criminale della organizzazione. Secondo la ricostruzione effettuata dalla Mobile, lagguato fu posto in essere dallo stesso Setola e da Giovanni Letizia, mentre Guerra svolgeva il ruolo di specchiettista.
Ciardullo, titolare della ditta Ciardullo Trasporti, attiva nel trasporto dei prodotti ortofrutticoli, e Fabozzi, dipendente della società, nel pomeriggio del 12 settembre 2008 venivano attinti da numerosi colpi di pistola calibro 9×21 e 9×17 da un commando di due persone, giunte a bordo di una moto, allinterno del deposito di camion di proprietà di Ciardullo, ubicato a San Marcellino, nei pressi del cimitero di Trentola Ducenta. Il vero obiettivo del raid era Ciardullo, che nel 1998 aveva denunciato per il reato di estorsione Guerra, poi arrestato e condannato insieme ad alcuni complici. Limprenditore veniva massacrato a colpi di arma da fuoco, ben quindici colpi di pistola. Fabozzi, invece, veniva eliminato solo perché rappresentava un pericoloso testimone.
Le indagini, coordinate dalla Dda di Napoli e condotte dalla Squadra Mobile di Caserta, corroborate da complesse ed inequivocabili perizie balistiche e dalle concordanti dichiarazioni di collaboratori di giustizia, tra i quali Oreste Spagnuolo, permettevano di risalire al movente del duplice omicidio ed a individuarne gli autori materiali.
Le perizie balistiche, peraltro, hanno consentito di accertare che la pistola semiautomatica calibro 9×21, usata per il duplice omicidio, era stata utilizzata anche in occasione dei seguenti fatti delittuosi, imputabili al gruppo Setola:
4 ago 2008, duplice omicidio Kazani Dani (per tali delitti il 26 ottobre 2009 il gip presso il Tribunale di Napoli ha emesso lordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita il 18 novembre 2009, a carico di Guerra, Letizia, Setola più altri undici per associazione a delinquere di stampo mafioso ed altro nellambito delle indagini effettuare in occasione degli omicidi di Umberto Bidognetti, Raffaele Granata, Arthur Kazani e Zyber Dani, Ramis Doda e Antonio Celiento);
18 settembre 2008 omicidio di Antonio Celiento e 18 settembre 2008 la strage di extracomunitari di Castel Volturno (per tale delitto, oltreché per analogo crimine commesso il 18.08.2008 in danno di immigrati nigeriani, il 9 giugno 2009 il gip presso il Tribunale di Napoli ha emesso lordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere a carico di Setola, Letizia, Alessandro Cirillo e Davide Granato);
2 ottobre 2008 omicidio di Lorenzo Riccio; 5 ottobre 2008 omicidio di Cantelli Stanislao (per lomicidio Riccio e lomicidio Cantelli, il 29 aprile 2010, il gip presso il Tribunale di Napoli ha emesso lordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Granato e Setola).