SAN NICOLA LA STRADA. Rosario Pasquariello, giovane esponente della sinistra sannicolese, lascia il Prc per aderire al nuovo progetto di Nichi Vendola.
La scelta non è stata semplice né improvvisa dice Pasquariello soprattutto considerando la lunga militanza nel Prc. Ho a lungo riflettuto sulle motivazioni storiche, politiche, partitiche che mi hanno spinto a questa decisione. Non posso negare che il progetto Vendoliano mi ha stregato, in particolare mi ha colpito ed emozionato un intervento che ha fatto alla festa nazionale del Pd: ‘Noi siamo come Enea, con Anchise in spalla, stiamo arrivando in un nuovo luogo e non per rifondare una nuova Troia, ma per rifondare una nuova città’. Io credo che ora ci sia necessità di puntare in questa direzione, cercando di poter dialogare con tutti e di poter costruire qualcosa di nuovo, di fresco, di sinistra e che parta dal basso. Cè bisogno di una logica che superi le concezioni obsolete di fare politica: Sinistra Ecologia e Libertà è un cartello elettorale di ampio respiro che mette insieme diverse anime per cercare appunto un nuovo lavoro di concretezza. Sul territorio sannicolese abbiamo molto da fare e io credo che ci sia bisogno subito di puntare sulla questione ambientale e sul problema dei rifiuti. Sarà necessario promuovere iniziative a favore delle fasce più deboli della popolazione, che si sa, sono sempre le prime a pagare le scelte della cattiva politica. Inoltre personalmente mi auguro di poter intraprendere una politica nuova, giovane, coinvolgente. Vorrei davvero che i cittadini partecipassero attivamente, che si informassero, che proponessero, che condannassero e che correggessero. Insomma dobbiamo essere un po tutti più responsabili. Il progetto sta nascendo ora e credo sia positivo: lavoreremo molto sullinformazione. Inoltre è necessario coinvolgere quanti più ragazzi, come me del resto, possibile: i giovani saranno loro la marcia del cambiamento, che con solerzia, passione, lungimiranza, saranno in grado di amministrare e proporre molto meglio di alcuni politici vecchio stampo. Vorrei concludere citando Berlinguer, in modo tale che le sue parole possano essere il manifesto della nuova politica che voglio: La prima, essenziale, semplice verità che va ricordata a tutti i giovani, è che se la politica non la faranno loro, essa rimarrà appannaggio degli altri; mentre sono loro, i giovani, i quali hanno linteresse fondamentale a costruire il proprio futuro e innanzitutto a garantire che un futuro vi sia.