SANTA MARIA CV. Licenziato per aver richiesto la manutenzione di un rimorchio aziendale. E quanto accaduto lunedì a G.D.S., rappresentante sindacale aziendale della Ugl in unazienda di Santa Maria Capua Vetere.
Stando alle ricostruzioni, si legge in una nota della federazione provinciale Ugl, il 14 settembre scorso il dipendente aveva richiesto all’azienda la sostituzione degli pneumatici deteriorati dallusura di un rimorchio che egli stesso avrebbe dovuto trainare, ma i vertici avevano risposto con un netto rifiuto. Allindomani lo stesso, recandosi sul luogo di lavoro, scopriva che lautomezzo in questione, con alla guida un autista rumeno, era già uscito per effettuare le consegne programmate; così, senza esitare, aveva provveduto a richiedere lintervento dei carabinieri che, una volta in loco, venivano informati dallazienda che il guidatore aveva agito per iniziativa personale.
Dal quel momento, ha commentato il segretario provinciale della Ugl Metalmeccanici di Caserta Ciro Tarotto lazienda ha posto in essere una querelle fatta di comunicazioni e di addebiti al lavoratore il quale prima si è visto sospeso dal lavoro e poi definitivamente licenziato. Per quanto mi riguarda era tutto facilmente prevedibile, considerando le ormai innumerevoli contestazioni di cui è stato vittima il dipendente sin dal momento in cui è stato nominato Rsa. Il licenziamento risulta uno scontato epilogo di un percorso già scritto anche se resto sgomento pensando che neppure le disgrazie degli ultimi tempi sono riuscite a risvegliare la coscienza di alcuni imprenditori che continuano a speculare sulla vita e sicurezza dei loro dipendenti.
Una squallida vicenda ha aggiunto il dirigente regionale Ferdinando Palumbo per la quale rivolgo oggi a tutti gli attori istituzionali che proprio qualche giorno fa erano presenti assieme a me allaudizione svoltasi a Capua dalla Commissione Tofani, il mio invito bipartisan allindignazione.