SANTARPINO. Don Rodrigo, i bravi, le nozze e una delibera notturna. Così si intitola il volantino del Pd santarpinese sullormai famosa delibera della giunta Di Santo che dà la possibilità di usufruire del Palazzo Ducale per ricevimenti nuziali e feste private.
Siamo costretti, con stupore e profondo rammarico, a dover ancora una volta intervenire sullazione scellerata ed irresponsabile della Giunta Di Santo nel voler concedere, con caparbietà e testardaggine, luso del Palazzo Ducale per effettuare il banchetto nuziale dellassessore Raffaele Lettera. Ci sembra davvero di vivere unallucinazione.
Il sindaco Di Santo, non avendo i numeri in Consiglio comunale per poter modificare il regolamento per la concessione in uso degli immobili comunali, che esclude chiaramente luso degli stessi da parte di privati cittadini, è ricorso ad un colpo di mano, costringendo la Giunta ad adottare un atto in spregio ad ogni norma di legge e di regolamento. Un atto di Giunta, il n° 124 del 15/09/2010, di dubbia adozione. Infatti, come novelli Mandrake, gli assessori ed alcuni consiglieri comunali nella sera dello stesso giorno, 15/09/2010 alle ore 22,30 circa, in pubblica piazza si sono resi protagonisti di una vera e propria sceneggiata con il promesso sposo Raffaele-Renzo che, per colpa dei bravi consiglieri, si vede negato il palazzo di corte per il sontuoso banchetto. Nello stesso tempo, intanto, la Giunta adotta la delibera in questione! E subito dopo un comunicato del baldanzoso Don Rodrigo che vuole abbindolare i cittadini facendo passare la sua ennesima bravata come gesto per valorizzare il più importante bene storico del paese, appunto il Palazzo Ducale.
Appare alquanto strano che la Giunta abbia adottato tale atto quale .. frutto di un indirizzo dettato dal gruppo consiliare di maggioranza , come loro stessi affermano. Allora perché non adottare tale atto nel consiglio comunale del 14 settembre? Forse perché non tutti i consiglieri di maggioranza erano daccordo. Pare che tra i primi dissidenti sia stato proprio il giovane Cammisa che in tale concessione nulla ci vedeva di sociale o culturale. Non possiamo credere che politici di lungo corso come il capogruppo Ernesto Capasso, il dott. Plazza, il dott. Guarino, lass. Zullo e lo stesso Iorio, abbiamo dato il loro assenso a tale sconsiderato provvedimento. Perché il capogruppo Ernesto Capasso questa volta non interviene, visto che in passato su ogni cosa fatta dalla precedente Amministrazione, giusta o sbagliata che fosse, era sempre pronto a far conoscere la sua opinione? Forse è stato imbavagliato o (e stentiamo a crederlo) è diventato incapace o interdetto, o forse è diventato un politico con la p minuscola?Tutti i politici locali sanno quanto è costato, in termini di sacrifici politici ed economici, la ristrutturazione del Palazzo Ducale, ristrutturazione avviate già dalla Giunta Guarino.
Quante discussioni, dibattiti, confronti democratici tra amministratori, partiti ed associazione locali sono state fatte al fine di definire la destinazione duso dei locali del Palazzo ponendo al centro del dibattito linteresse generale della comunità santarpinese mai luso privatistico del bene pubblico ma al solo scopo di valorizzarlo e nello stesso tempo conservarlo, senza mai confondere il sacro con il profano. Questo provvedimento è la palese auto confessione delle subdole intenzioni e dello spirito privatistico con cui una parte di questi amministratori si è apprestata, sin dal primo giorno, a svolgere il compito istituzionale assegnatogli dal popolo.
La prepotenza e larroganza di questi amministratori è provata dal fatto che da un lato negano i luoghi di confronto democratico a chi ne fa richiesta (associazioni, partiti, candidati) e dallaltro autorizzano luso privato di un bene pubblico e per di più, in prima istanza, ad un amministratore. Tale sfrontatezza e ingenuità è segno di una deriva della morale che qui davvero raggiunge lapice. Il senso malato di onnipotenza e di sostituzione del bene comune con l’interesse privato, vero cancro della nostra realtà locale, è stato palesemente autodenunciato da un gruppo di irresponsabili che pensano di farla franca appellandosi a Naomi Cambpell. Ma ci rendiamo conto del paragone che si richiama? E totalmente venuto a mancare la distinzione tra sfera pubblica e sfera privata, tra interesse comune e interesse privato, senza alcuna riflessione o dialogo.
Regna sovrano il conflitto dinterresse che non può e non deve restare impunito. Abbiamo lobbligo morale e il dovere di denunciarlo pubblicamente e alle autorità competenti. Occorre abbattere il muro di ignavia e di indifferenza a cui modelli sbagliati ci hanno educato e abituato. Occorre uscire dal compromesso, per scambi di favori e prebende.
Ora il Di Santo, forse con la sua società Global Service o aprendo unagenzia di viaggi, potrà pensare a pubblicizzare il nuovo servizio così: Nellincanto e tra le magie de Palazzo Ducale DI Sant’Arpino residenza storica millenaria …per un giorno indimenticabile, nell’antica Atella, tra le rovine archeologiche e i fasti antichi… festeggia qui il tuo matrimonio ….. Per prenotazioni: telefona al sindaco Di Santo! Con solo 3.000 euro potrai vivere un matrimonio da sogno!.