Cittadini riversano rifiuti in strada: bloccata per ore la provinciale

di Redazione

La navetta e la ruspa giunta sul posto per ripulire la stradaTEVEROLA. Sembra di essere ritornati ai tempi dell’emergenza rifiuti, anche se, molto probabilmente, quei tempi non sono mai trascorsi realmente.

Domenica mattina, lungo la seconda traversa della strada provinciale Teverola-Carinaro, sul territorio di Teverola, cittadini e commercianti, esasperati dalla montagna di rifiuti creatasi sul marciapiede che da giorni, causa il blocco della raccolta rifiuti per lo sciopero dei netturbini, non venivano prelevati, con un lezzo nauseabondo che ormai infestava per l’intera giornata le loro abitazioni, sono scesi in strada ed hanno riversato al centro della carreggiata decine di buste della spazzatura. Il traffico è andato in tilt e sul posto sono intervenute pattuglie della polizia. “Non ci muoviamo di qui se non togliete questo schifo fuori dalle nostre case. Noi paghiamo la tassa di smaltimento e non possiamo subire questo trattamento”.

Dopo qualche di grande tensione, sono arrivati un camion compattatore e una ruspa che hanno ripulito la strada. Insomma, la solita storia: prima si dice che non è possibile raccogliere la spazzatura e poi, non si sa come, quando qualche onesto cittadino è costretto a trasformarsi in “vandalo” per far valere i propri diritti, escono dal “cilindro” camion e netturbini. Non a caso, gli stessi cittadini della zona hanno fatto questa considerazione: “Allora uno deve far casino per avere delle risposte? Non c’è niente da fare, viviamo in un territorio dove viene rispettato solo chi alza la voce. Prima ci dicono che hanno le mani legate, che gli spazzini sono in sciopero e poi, come per magia, se uno protesta vengono a pulire. Ma allora come funziona?”.

Intanto, l’incubo dei rifiuti torna ad aleggiare nell’agro aversano e in ampie aree della Campania. Stavolta le ragioni della nuova emergenza sono che il termovalorizzatore di Acerra è in tilt e che i centri di raccolta sono saturi. Si pensa di aprire una nuova discarica a Cava Vitiello, a Terzigno, nel napoletano, ipotesi che però contraddice l’indicazione data dall’Unione Europea la scorsa primavera, che bocciavano la discarica in piena area naturalistica. Ma la Regione fa dietrofront e chiede al governo lo sblocco dei fondi per i comuni. Si ritiene che la discarica bis possa alleggerire la situazione: a gennaio si prevede che i siti saranno saturi e nelle strade si accumuleranno mille tonnellate al giorno.

Lunedì vertice tra la Protezione civile e i rappresentanti delle amministrazioni locali al quale è atteso anche Guido Bertolaso.

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