TRENTOLA DUCENTA. Il segretario cittadino dei Verdi, Salvatore Melillo, scrive al commissario straordinario che governa il Comune di Trentola Ducenta per denunciare il problema dei rifiuti e la carenza di campane per il vetro.
Caro commissario con questa situazione noi siamo alletà della pietra. Da tempo abbiamo tentato di segnalare al Comune un problema gravissimo, che va peggiorando ogni giorno. E’ il problema dell’immondizia che va accumulandosi in ogni spazio nascosto o verde del paese. Una volta erano le periferie ad essere invase da materiali di rifiuto di ogni genere, fogne a cielo aperto, castrate da odori nauseabondi.
Oggi anche il centro abitato soffre, agonizza, sta sullorlo di una crisi di identità. Lo squallore è quotidiano, cammini a piedi e dovunque ti volti ci sono cumuli di spazzatura di vario genere dove lumido va a sposarsi con la plastica, la carta e il cartone con lindifferenziato, tutto e tutti appassionatamente, altro che raccolta differenziata. In ogni angolo disponibile allaccumulo ti giri e vedi sacchetti lanciati là come in un ipotetico punto di raccolta creato dalla bacata fantasia di chi ha iniziato a mettere la prima pietra della vergogna. Chi passa da queste parti, cosa racconterà di noi? Dove dirà di essere stato? Capisco ora più che mai, i trentolesi , anche giovani, emigrati altrove. Destate vengono per rivedere i parenti, scambiano qualche chiacchiera, raccontano dei paradisi dove vivono tutto lanno, dellordine e della tranquillità, non vedono lora di andarsene e odiano sempre più questo scellerato posto.
Noi non sappiamo se Lei gira per la nostra Città. Sicuramente lo fa ma, evidentemente, preso da altre importanti preoccupazioni, si distrae quando passa davanti a cumuli indescrivibili di tantissima immondizia di varia natura. Qui lo spettacolo è veramente vergognoso. I cittadini sono stanchi di vedere rifiuti ovunque, li trovano brutti e indecorosi, oltre ad attirare topi e creare covi per allevare sciami di zanzare. Oggi differenziare il vetro dal resto dei rifiuti è impossibile, in quanto sul territorio non sono più presenti, le campane verdi della raccolta del vetro.
Ci chiediamo quindi: come è possibile differenziare il vetro, se per questo materiale non è previsto il porta a porta e non sono presenti neppure le campane verdi in città? Inoltre ci chiediamo se è possibile che per una Città di circa 17 mila abitanti sono scomparse, come per magia, diverse campane per la raccolta del vetro. Così abbiamo notato decine di cittadini civili vagare increduli alla ricerca delle campane che alcune non ci sono. Come mai queste campane per la raccolta del vetro sono sparite senza un avviso ai cittadini? Certamente queste campane per la raccolta del vetro erano oggetto di deposito abusivo di materiale vario, anche pericoloso (amianto, vecchi radiatori, mobilio vario) e, quindi, lei commissario, invece di bonificare le zone, piazzare telecamere funzionanti, punire i trasgressori, dare una sistemata decente, ha preferito eliminarli. Come dire: Se non riesco a impedire i furti chiudo la banca!.
Non resta che ringraziare, attendendo che le voci sugli aumenti della Tarsu vengano smentite o, come più probabile, confermate, aumentando il malcontento dei cittadini di Trentola Ducenta che, a fronte di un servizio insufficiente, continuano a pagare tasse salate. Un suggerimento è quello di provvedere immediatamente al ripristino delle campane per la raccolta del vetro e se possibile anche quello per la plastica e carta in tutta la città. Con questo avremo l’opportunità di riciclare i nostri rifiuti e farne altri prodotti, così da recuperare risorse e salvaguardare l’ambiente.
Vogliamo ricordarle che il riciclo del vetro permette il risparmio del 100% di materia prima e del 25-30% di energia. La produzione di vetro, infatti, richiede materie prime e un altissimo consumo di energia, il petrolio, necessario per alimentare i forni. Ecco perché è importante la raccolta differenziata con le campane per la raccolta del vetro. (Esempio: con 350 g di rottami di vetro = si ottiene 1 bottiglia da vino). Speranzosi di trovare in lei un appoggio, le auguriamo buon lavoro.