Stalli di sosta per residenti, la denuncia dell’ex vigile Bova

di Antonio Arduino

Mario BovaAVERSA. Chiama i vigili urbani per tutelare il proprio diritto ad occupare uno stallo di sosta di colore giallo, perché residente autorizzato, ma dopo aver aspettato circa un’ora è costretto a parcheggiare negli stalli blu, pagando ovviamente il grattino.

La segnalazione arriva da Mario Bova, noto artista aversano, autore della scultura in ferro rappresentante la croce installata recentemente nel piazzale del cimitero cittadino. Vigile urbano in pensione, residente in piazza Bernini, Bova era convinto che chiamando gli ex colleghi avrebbe risolto un problema sentito dai residenti di piazza Bernini, gli stessi che un anno fa diedero il via alla protesta contro le strisce blu bloccando gli addetti che le stavano tracciando nell’intera piazza e coprendo, poi, di bianco quelle già disegnate. Ottenendo, così, la concessione di stalli riservati e gratuiti disegnati in giallo.“Stalli – dice Bova – che da un bel po’ di tempo, per mancanza di controllo, sono occupati da autovetture non autorizzate. Cosicché, per lasciare l’automobile, noi residenti siamo costretti a girare intorno alla piazza fino a quando non si libera un parcheggio riservato”.

A creare il problema è l’alta concentrazione di uffici pubblici nella zona che è sede dell’Agenzia delle Entrate, dell’Inps, dell’Inail, dell’Equitalia, dell’Agenzia del Lavoro, dell’Agenzia Postale Aversa 2, della Caserma dei Carabinieri, di una Parrocchia e di una scuola, senza contare la presenza di banche, uffici di liberi professionisti, esercizi commerciali. Tutti luoghi che vengono raggiunti per lo più in automobili lasciate in sosta sia nei dintorni che nella piazza, occupando ogni spazio possibile, strisce gialle riservate, comprese quelle destinate ai diversamente abili. Per i residenti è spesso impossibile parcheggiare negli stalli dedicati.

“E’ un problema – riprende Bova – che abbiamo ogni giorno e che abbiamo segnalato a chi di competenza, ma oggi è stato più difficile del solito. Anzi per me è stato impossibile”. “Così – continua – dopo avrei fatto un’infinità di giri in tondo, come può testimoniare Pasquale, l’ausiliario del traffico al quale oggi è affidata la zona, ho chiamato telefonicamente i colleghi chiedendo che intervenissero, ma è già passata un’ora e ancora non si è visto nessuno”. “A questo punto lascerò l’automobile nelle strisce blu, pagando il grattino, ma la cosa non finisce qui. Protesterò con il comando perché si prendano i dovuti provvedimenti”, conclude Bova chiudendo la vettura.

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