NAPOLI. Falò di tessere elettorali a Boscoreale per protestare contro l’apertura della seconda discarica nell’ex cava Vitiello, nel Parco nazionale del Vesuvio.
Ad attuare la singolare protesta sono state circa trecento persone, radunatesi stasera in piazza Pace, nel comune vesuviano. Le tessere sono state prima strappate dai rispettivi proprietari e poi incendiate in un pentolone posto al centro della piazza.
Dopo il falò delle tessere elettorali in piazza Pace. un corteo composto da qualche migliaio di persone si sta recando alla rotonda sulla strada panoramica che porta alla discarica ‘Sari’ per ripetere il gesto. “Quello che abbiamo fatto e che ripeteremo appena giunti alla rotonda non vuole significare che non andremo più a votare ma solo che lo faremo con maggiore consapevolezza, tenendo in giusto conto la sordità delle forze politiche nei confronti delle nostre richieste”, riferiscono i promotori della protesta.
Al corteo si è aggiunto anche il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella: “Non condivido il gesto, però ne comprendo e ne sostengo le motivazioni che sono alla base”, ha detto il primo cittadino del comune vesuviano. “Quello di stasera – ha sottolineato Langella – è un ulteriore segnale di scollamento tra la popolazione e la classe politica che, a tutt’oggi, dopo oltre 15 giorni di proteste eclatanti ma pacifiche, continua a rimanere in silenzio”. “Finora – aggiungono – sono stati violati il nostro diritto alla salute e di uscire di casa, a causa dei miasmi che provengono dalla discarica”.