CASERTA. Vittoria dei sindaci casertani che da alcuni giorni hanno inscenato una pacifica protesta nei pressi della discarica Marruzzella di San Tammaro.
Il Tar Lazio ha accettato il ricordo contro lordinanza del governatore campano Stefano Caldoro che autorizzava a sversare nella discarica casertana 400 tonnellate di rifiuti al giorno provenienti da Napoli, in alternativa alla discarica di Terzigno, dove i cittadini stanno protestando contro lampliamento. Ad un ritmo cosi elevato, nel giro di pochissime settimane la discarica Marruzzella sarebbe andata in saturazione. Da mercoledì 26 ottobre non si potranno sversare rifiuti provenienti dalla provincia di Napoli sia nellimpianto di Marruzzella che in quelli di Savignano Irpino e SantArcangelo Trimonte.
Nel pomeriggio di giovedì allesterno della discarica situata ai confini con Capua, Casal di Principe, Casaluce e, in linea daria, vicina a molti comuni dellagro aversano, si è tenuto un consiglio intercomunale con i sindaci riunitisi in una tenda messa a disposizione dalla protezione civile.
Presenti, oltre a moltissime fasce tricolori casertane, il presidente della provincia Domenico Zinzi, il leader del gruppo consiliare del Pd alla provincia Giuseppe Stellato, il parlamentare del Pd Stefano Graziano, lex consigliere regionale Giuseppe Sagliocco (Futuro e Libertà), il consigliere regionale del Pd Nicola Caputo, e numerosi consiglieri provinciali e comunali.
Poi è giunta la notizia del pronunciamento del Tar Lazio, che garantisce la competenza alle province per gli sversamenti. Il pronunciamento del Tar Lazio ha commentato il presidente della provincia Domenico Zinzi va nella direzione giusta, garantisce che non possa essere reiterato il provvedimento di Caldoro oltre il 26 ottobre e conferma il principio della provincializzazione della gestione del ciclo rifiuti. Sono grato ai sindaci presenti qui ha proseguito Zinzi per la manifestazione composta a difesa del nostro territorio. Qui attorno ci sono tante discariche, a partire di quella di Ferrandelle, nelle quali la maggioranza dei rifiuti provengono dal Napoletano. Faccio presente che ancora in questi giorni nella discarica di San Tammaro siamo costretti ad abbancare progressivamente 18mila tonnellate di rifiuti per lo più del Napoletano che ingombravano le aree destinate al prosieguo dei lavori. Caserta non può essere né ora né in futuro lo sversatoio della Campania. Zinzi, poi, ha invitato i sindaci a proseguire la collaborazione con la Provincia di Caserta, aumentando notevolmente i livelli di raccolta differenziata, al fine di completare il ciclo integrato dei rifiuti senza ulteriori aggravi per i cittadini.
Per il futuro del ciclo dei rifiuti nel casertano, Zinzi, invece che di termovalorizzatore, parla di gassificatore: Una soluzione spiega lesponente dellUdc meno inquinante dellinceneritore.
Discarica “Marruzzella”, dai sindaci casertani ‘No’ ai rifiuti di Napoli |
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