CASERTA. “Ieri i padroni, i padroncini e i caporali hanno scoperto che non possono contare su schiavi o bestie da lavoro, ma hanno di fronte persone e lavoratori che hanno diritti e che sanno anche difenderseli e conquistarli con la lotta”.
Così si è espressa Mimma D’Amico, uno dei coordinatori del Centro Sociale ‘Ex canapificio’, parlando a Caserta con i giornalisti durante la manifestazione organizzata dal Movimento antirazzista e dal Movimento migranti e rifugiati della Campania. “Ieri – ha aggiunto – sono scesi in piazza nel Napoletano e in Campania gli immigrati che hanno occupato pacificamente le ‘rotonde’ stradali di Baia Verde, Villa Literno, Casal di Principe nel casertano, Giugliano, Qualiano, Pianura, Afragola e Scampia dove ogni giorno vengono arruolati dai caporali. Si tratta delle località dove al mattino si svolge il ‘mercato delle braccia’. Oggi a Caserta prosegue la mobilitazione dei lavoratori migranti finalizzata a rivendicare i propri diritti, la dignità ed il salario”.
Al corteo, partito dalla stazione ferroviaria di Caserta, con in testa il sindaco della città, Nicodemo Petteruti, esponenti delle associazioni antirazziste, del volontariato e rappresentanti sindacali partecipano, secondo una prima stima, oltre duemila persone, in massima parte immigrati giunti in treno ed in pullman in prevalenza da Castel Volturno, da altre località del Casertano ed anche del Napoletano. I manifestanti hanno sfilando per le strade del centro storico e raggiunto piazza Vanvitelli dove una delegazione sarà ricevuta in prefettura.