NAPOLI. Il caos rifiuti in Campania si arricchisce, sul fronte burocratico, di nuove pagine. Nuove denunce aprono, infatti, squarci di cattiva gestione.
Il Consorzio unico di bacino sta affondando nei debiti perchè i Comuni non pagano. In una lettera di cinque cartelle indirizzata ai prefetti di Napoli e Caserta e alla magistratura, il commissario liquidatore Gianfranco Tortorano (nella foto) denuncia il paradosso.
Da una parte le stesse amministrazioni che dichiarano di non avere soldi per il Consorzio li trovano inaspettatamente per stipulare contratti con i privati; dall’altra questi distacchi per i contribuenti si traducono in un servizio pagato due volte. Un corto circuito evidente – poi – per i dipendenti (1250 solo per l’articolazione casertana) retribuiti – magari a singhiozzo, ma comunque retribuiti – per non svolgere il loro lavoro.