CARINARO. Lamministrazione guidata dal sindaco Mario Masi è malata di immobilismo.
Questa la diagnosi dei consiglieri di opposizione del gruppo Rinascita, Domenico DAgostino e Lello Sardo, che tornano ad attaccare, a tutto campo, loperato della maggioranza.
E sotto gli occhi di tutti i cittadini di Carinaro che lamministrazione Masi, incapace di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale, è gravemente malata di immobilismo, affermano. Una malattia per la quale, ironizzano DAgostino e Sardo, nemmeno la presenza in Consiglio comunale di ben cinque operatori nel settore della sanità è servita ad individuare la medicina giusta da somministrare per curare chi nellAmministrazione, dopo le tante promesse fatte, ne è stato affetto. S
econdo lopposizione, le proteste dei cittadini per problemi essenziali sono allordine del giorno, ma il sindaco, di contro, dalle pagine dei giornali continua con il solito ritornello che presto diventeranno realtà lapprovazione del Piano urbanistico, lampliamento del cimitero, lacquisto del Palazzo ducale, la realizzazione della struttura Geodetica (promessa ogni anno durante la sagra del Lungo Treno), dei Pip, le assunzioni di personale al comune, la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili. Il sindaco, per lapprovazione definitiva di tutti questi progetti, promette, ma non indica mai una data certa ai cittadini, ai giovani, alle famiglie e alle imprese carinaresi costrette ad affrontare una crisi i cui effetti sono pesanti. Insomma, trascorso oltre un anno dallinsediamento dellamministrazione Masi, per i due consiglieri i carinaresi di chiacchiere ne hanno sentite tante.
E qui DAgostino e Sardo svelano alcuni retroscena: Corre voce riferiscono che il sindaco abbia paura di approvare il piano urbanistico perché se il piano non soddisferà tutte le promesse elettorali che i vari consiglieri hanno fatto durante la campagna elettorale con i cittadini grandi-elettori, lo stesso primo cittadino verrà sfiduciato dalla sua maggioranza. A confermare queste voci, aggiungono i componenti di Rinascita, sono i frequentatori delle stanze del Palazzo e alcuni responsabili di associazioni vicine allamministrazione. Poi ci sarebbero, a detta dellopposizione, gli impegni presi con le imprese, gli ingegneri, gli architetti, i parenti, gli avvocati di famiglia, che aspettano di vedere approvate le osservazioni per il saldo del conto, e sono veramente tanti.
Unaltra stranezza che citano i due consiglieri è quella verificatasi nellultima seduta del Consiglio comunale quando, in modo fulmineo sono stati ritirati, perché incompleti, gli atti riguardanti i debiti fuori bilancio per un importo di oltre 30mila euro, nonostante il sindaco avesse dato garanzia di completezza dei predetti atti, dei quali uno riguardava anche un parente di un consigliere comunale.
Dunque, ritengono DAgostino e Sardo, chi guida il carrozzone, ormai vecchio, è stremato sia dalletà sia dai problemi che quotidianamente deve affrontare. Dopo 40 anni di politica, il riposo è necessario.
I cittadini tutti, concludono ma in modo particolare chi ha votato Masi sindaco, sono stufi di aspettare. Nulla è stato fatto e nulla di buono si farà. Le bugie possono camminare per cento anni, ma la verità in un giorno le raggiunge. Questo giorno è arrivato.