CASALE. Lex sottosegretario Nicola Cosentino non ci sta alle parole pronunciate dal sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino sul tema camorra e potere.
La camorra non è vicina al potere, è al potere, ha detto la Iervolino, intervenuta allincontro di apertura del primo congresso provinciale di Sinistra, ecologia e libertà, giovedì a Napoli. Non voglio attribuire nomi specifici ha sottolineato il primo cittadino partenopeo ma non c’é nemmeno bisogno. Quando si chiede larresto di una persona o la decadenza di unaltra, mi pare che un motivo ci sarà. Non facciamo gli ingenui. Un riferimento chiaramente legato alle vicende giudiziarie del politico di Casal di Principe, accusato di presunte collusioni col clan dei casalesi e coinvolto nellinchiesta P3, per il quale, di recente, il Tribunale di Riesame ha confermato la richiesta di arresto emessa circa un anno fa dalla procura di Napoli, che non ha ottenuto lautorizzazione a procedere dalla Camera.
Un altro riferimento, da parte del sindaco di Napoli, quando parla di decadenza, è probabilmente per il consigliere regionale del Pdl Pietro Diodato, verso il quale la Prefettura ha invitato il Consiglio regionale ad attivarsi in quanto lo stesso è stato interdetto dai pubblici uffici dopo una condanna riguardante i disordini scoppiati nei seggi elettorali la sera del 13 maggio del 2001, anche se i suoi legali sottolineano che tale sanzione è stata sospesa e quindi non applicabile.
A stretto giro è arrivata la risposta di Cosentino: A me risulta che la camorra ha sempre fatto affari con chi sta al potere e non con chi siede sugli scranni dellopposizione. E a Napoli e in Campania il potere è stato, negli ultimi due decenni, espressione di una sola parte politica: il centrosinistra, di cui il sindaco di Napoli è uno dei più autorevoli rappresentanti, ha detto il coordinatore regionale del Pdl campano.