Maxi sequestro al clan dei Casalesi: coinvolti Fondino e Tessitore

di Redazione

da sin. Giovanni Fondino e Vincenzo TessitoreGRICIGNANO. Maxi sequestro di beni a quattro persone ritenute affiliate al clan dei Casalesi: automezzi, fabbricati e imprese, tra le quali un’azienda di allevamenti di bufale, per un valore commerciale complessivo di circa un milione di euro.

I beni, tutti localizzati nel casertano, erano riconducibili a Giovanni Fondino, 43 anni, eVincenzo Tessitore, 43 anni, entrambi di Gricignano di Aversa, Salvatore Fioravante, 37 anni, di Trentola Ducenta, tutti e tre attualmente detenuti,e ad Antonio Guglielmo Mirra, 58 anni, di Santa Maria La Fossa.

Sono indagati per associazione a delinquere di stampo mafioso, trasferimento fraudolento di valori, e accusati, tra l’altro anche di aver reinvestito in attività imprenditoriali e immobiliari i capitali derivanti dalle attività criminali sistematicamente esercitate dal clan, intestando i beni anche a propri familiari, consapevoli della fraudolenta intestazione.

Il sequestro preventivo emesso dal Gip presso il tribunale di Napoli, nell’ambito di indagini dirette e coordinate dalla locale Dda, è stato eseguito dai finanzieri del Gico del Nucleo di Polizia tributaria di Napoli.

I quattro indagati furono arrestati nel giugno scorso dalla Squadra Mobile di Caserta nell’ambito di un’operazione contro la fazione “Schiavone” del clan dei Casalesi, collegatasequestro del “libro mastro” del clan a Vincenzo Schiavone, alias “Copertone”, attualmente latitante, che aveva dato origine ad una complessa e prolungata indagine culminata, nel settembre 2008, nella emissione di un’ordinaza di custodia cautelare in carcere nei confronti di ben 107 affiliati alla consorteria criminale, tra i quali anche Giuseppina Nappa, moglie del capo storico della fazione, Francesco Schiavone, detto “Sandokan”, in carcere al 41bis.

da Tv Luna2

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