“Il ritorno di Kakà? Credo sia difficile perché è solo da un anno al Real Madrid e non è elegante parlarne a quattro giorni dalla partita.
In linea di massima di direi di no però ne parliamo tra quattro-cinque giorni”. L’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani frena sul rientro del brasiliano a Milanello. Poi continua con ironia: “Essendo invitato dal presidente del Real Florentino Perez non vorrei disdicesse pranzi e cene”.
Galliani ha poi sottolineato il problema della fiscalità che in Spagna è più favorevole per i club rispetto che in Italia: “Kakà – ha spiegato il dirigente rossonero – ha un ingaggio particolare dovuto alla fiscalità di quel Paese. In Spagna, Barcellona e Real se vendono i diritti a 150 milioni di euro, poi se li tengono, mentre il Milan si ritrova con un fatturato inferiore”.
Poi una battuta su Pato: “È assolutamente incedibilissimo. Non ci sono state offerte dal Manchester City. L’unica richiestaè stata questa estate dal Barcellona quando per 2-3 giorni il presidente del club catalano Sandro Rosell mi propose lo scambio Ibra-Pato. Gli abbiamo detto di no, Patoè giovane,è una nostra colonna, confermo che è incedibilissimo”.
Sul possibilesbarco di Messi a MilanelloinveceGalliani chiude le porte:”Non illudiamo i tifosi , impossibile un suo arrivo”. Tra i pensieri del dirigente rossonero c’è pureSan Siro: “Col Comune di Milano, sia noi che l’Inter stiamo pensando a far diventare il Meazza uno stadio d’élite a 5 stelle”.Al momento, però, “non loè”, e per questo motivo “non può ospitare la finale di Champions – ha detto Galliani – stiamo cercando comunque di migliorarlo”.L’argomento stadio, secondo l’amministratore delegato del Milan,è decisivo per il futuro del calcio italiano: “Il gap che ci separa dal resto delle squadre europee più importantiè dovuto proprio agli introiti che arrivano dagli stadi, che quindi sono fondamentali per il bilancio”.