Serie A, 8^ gior.: Lazio non molla vetta, dietro il Milan che vince al San Paolo

di Redazione

Edi RejaAllegriLa Lazio resta in vetta alla classifica dopo l’ennesimo successo per 2-1 sul Cagliari.

Ibiancocelestiapprofittano anche delpari (1-1) dell’Inter contro la Sampdoria nel posticipo di domenica sera. Il Milan si piazza al secondo posto, a duepunti dalla squadra di Reja, battendo per 2-1 il Napolinell’altro posticipo di lunedì sera al San Paolo. Balzo in avanti del Chievo, che supera il Cesena per 2-1 e si affaccia in zona Champions. La Juventus, invece, non va oltre il pari a Bologna: 0 a 0. Respira la Fiorentina: nell’unico anticipo del sabato, i viola superano il Bari per 2 a 1. La Roma deve invece accontentarsi del pareggio a Parma: nel match delle 12,30 finisce 0 a 0.

INTER-SAMP 1-1.All’81’ il settimo gol di Eto’0 (una zampata in anticipo sul difensore su cross dalla sinistra) evita all’Inter la seconda sconfitta della stagione in campionato dopo che Guberti aveva realizzato al 18′ della ripresa con una splendida girata di destro su assist di Cassano. La Sampdoria non è il Tottenham e si vede subito. Anzi è la difesa nerazzurra a giocare distratta come quella inglese mercoledì scorso. Benitez conferma la squadra che ha vinto in Champions con Cambiasso in più a centrocampo. La Samp è attenta dietro e si affida alle ripartenze di Cassano e Pazzini. Nella ripresa i liguri ci credono di più e affondano con Guberti: l’Inter protesta per una presunta spinta di Cassano su Chivu prima del cross a Guberti. Solo a questo punto si sveglia la squadra di Benitez e sfiora più volte il pari, pur se rischia di incassare il raddoppio blucerchiato. Rafa toglie il leggerino Biabiany per Pandev. Il portiere Curci si fa male a un polpaccio e deve lasciare la porta a Da Costa. Passa solo un minuto ed Eto’o pareggia. Alla fine è un assalto nerazzurro, ma il risultato resta 1-1.

classifica

Lazio 19

Milan 17

Inter 15

Chievo 13

Juventus 12

Napoli 12
Palermo 11

Genoa 11

Lecce 11

Samp 11
Udinese 10

Catania 9

Brescia 9

Roma 9

Fiorentina 8

Bologna 8

Cesena 8

Bari 8

Cagliari 7

Parma 7

LAZIO-CAGLIARI 2-1.

La partita della Lazio inizia con cattivi presagi. L’aquila Olimpia, mascotte ufficiale della squadra, si “ribella” e va ad appollaiarsi sulla copertura dell’Olimpico. Ma in campo i biancocelesti continuano a volare: i gol di Floccari al 22′ del primo tempo e di Mauri al 9′ della ripresa regalano ai padroni di casa altri tre punti (inutile la rete di Matri al 15′ del secondo tempo). La Lazio resta solissima al comando della classifica con 19 punti, Cagliari invece ultimo con 7 punti assieme al Parma. Reja, però, resta con i piedi per terra. “Lo scudetto non ci riguarda” dice il tecnico laziale. “Stiamo giocando bene, la fortuna non c’entra: non può capitare per 8 partite di fila. Nel secondo tempo, dopo aver incassato il gol del Cagliari, è subentrata un po’ di apprensione. Noi abbiamo comunque avuto la palla per segnare la terza rete e forse in quell’azione c’era anche un fallo da rigore su Rocchi”.

JUVE-BOLOGNA 0-0.I bianconeri non vanno oltre lo 0 a 0 sul campo del Bologna. La grande occasione, per la squadra di Delneri, arriva al 36′: l’arbitro concede un rigore per un presunto fallo su Krasic (in realtà il serbo si lascia andare in area), ma Iaquinta si fa parare il tiro da Viviano. Ci sarebbe tutto il tempo per rimediare, ma la macchina da gol bianconera stavolta si inceppa. E probabilmente non è un caso che la deludente prova offensiva della Juve coincida con una partita sottotono di Krasic (che potrebbe anche incappare nella prova tv in vista della partita con il Milan). Gli infortuni di Amauri e Storari (uscito zoppicando) non sono buone notizie per Delneri. “Non siamo felici per questo pareggio – commenta Chiellini – Non so se il rigore c’era, ma so che era meglio segnarlo perché noi eravamo venuti qui per vincere. Abbiamo provato a vincere, loro hanno pensato soltanto a difendersi e non abbiamo mai rischiato. Stiamo migliorando, ma ancora dobbiamo fare tanto e oggi speravamo di portare a casa la vittoria anche per fare un ulteriore passo avanti”.

PARMA-ROMA 0-0.La prima partita della domenica, ad ora di pranzo,finisce senza reti. Parma e Roma pareggiano infatti 0 a 0. Diverse le occasioni da gol costruite dalle due squadre, scese in campo con l’obiettivo di vincere per migliorare una classifica deludente. Per questo motivo il risultato, accolto da una bordata di fischi, alla fine non accontenta nessuno. Totti non è rientrato in campo all’inizio della ripresa: “Il capitano ha accettato serenamente la sostituzione”, ha commentato dopo la partita il direttore sportivo giallorosso Daniele Pradè, l’unico a parlare in quanto la squadra è in silenzio stampa. “Ranieri non si tocca, starà con noi e abbiamo fiducia illimitata in lui”.

CHIEVO-CESENA 2-1.Nel pomeriggio spicca il successo del Chievo. La sofferta vittoria dei veronesi sul Cesena (2-1) spinge la squadra di Pioli nei quartieri alti della classifica. Il Chievo passa in vantaggio al 31′ del primo tempo con Bostjan Cesar. Nel finale di tempo arriva il pari del Cesena con Jimenez. Nella ripresa il Cesena nel finale resta in dieci uomini per l’espulsione di Von Bergen e nel recupero arriva la beffa: al 47′ angolo dalla destra per il Chievo, batti e ribatti in area, ne approfitta Thereau insaccando alla sinistra di Antonioli.

LECCE-BRESCIA 2-1. Successo per 2-1 anche per il Lecce sul Brescia. Al 19′ del primo tempo Caracciolo porta le rondinelle in vantaggio. Il Lecce non ci sta e nella ripresa all’8′ pareggia con Ofere. Poco dopo, al 15′ Di Michele dal dischetto sbaglia un rigore colpendo la traversa. Al 16′ l’attaccante del Lecce si fa perdonare e porta i giallorossi alla vittoria.

UDINESE-PALERMO 2-1. Recupera posizioni l’Udinese, che batte 2-1 il Palermo. Friulani in vantaggio al 9′ del primo tempo: punizione di Di Natale, Inler devia di testa e prende il palo con il compagno di squadra Denis che incredibilmente non trova la deviazione. Palla al limite dell’area piccola dove calcia Benatia che insacca. Al 9′ della ripresa Di Natale raddoppia su calcio di rigore. Il Palermo però si riversa nell’area dell’Udinese. Al 38′ Pinilla accorcia le distanze con un sinistro al volo potente sotto la traversa, ma la formazione di Delio Rossi non riesce a recuperare il risultato.

GENOA-CATANIA 1-0. Vittoria di carattere per il Genoa. Nonostante diversi giocatori indisponibili, la formazione di Gasperini trova il guizzo vincente con Marco Rossi al 23′ della ripresa e condanna un Catania pericoloso solo nel finale (decisivo Eduardo su Ricchiuti).

FIORENTINA-BARI 2-1. La Fiorentina, dicevamo, conquista tre punti importanti in un classifica che si stava facendo drammatica e dopo l’ennesimo caso Mutu (che ha rotto il naso ad un cameriere durante una lite in un locale notturno). Un gol per tempo – Donadel al 35′, Gilardino all’83’ – e la squadra di Sinisa Mihajilovic centra nell’anticipo del sabato il secondo successo in campionato (inutile la rete di Parisi nei minuti finali). Bene il risultato, anche se in campo si è visto tanto nervosismo, poco gioco e un Bari che è la copia sbiadita della squadra che, solo qualche mese fa, vinse l’ideale Oscar della rivelazione nella massima serie.

NAPOLI-MILAN 1-2.In un San Paolo gremito di 60mila spettatori, sotto un diluvio, il Milan batte 2-1 il Napoli nel posticipo del lunedì valevole per l’ottava giornata del campionato di serie A. Azzurri con Grava e Aronica in difesa. Rossoneri con Sokratis in difesa. Al posto di Ronaldinho c’è Robinho. Al 10′ fortuito scontro fra Maggio e Antonini, il milanista ha la peggio e deve uscire in barella. Gioco fermo per tre minuti, poi entra Oddo. Primo tiro al quarto d’ora, lo effettua Rubinho, De Sanctis blocca a terra. Il Milan ha cominciato meglio e tiene il campo con più autorità, il Napoli fatica ad uscire e a costruire gioco. La squadra di Allegri raccoglie il frutto della superiorità al 21′. gol di Robinho al termine di una bella azione col Napoli chiaramente in difficoltà, poi esce Maggio ancora stordito dopo lo scontro con Antonini. Fischia il San Paolo e gli azzurri danno segni di risveglio: Cavani entra in area e tira alto, Hamsik coglie l’esterno della rete. Alla mezz’ora un attacco aggirante del Napoli mette Yebda nella condizione di battere a rete a botta sicura. E’ l’occasione migliore, ma ne esce un tiraccio. Il Milan va in crisi de attaccato sulle fasce ed è li che il Napoli insiste, per ora senza frutti. Al 45′ il Napoli resta in dieci: Pazienza si fa espellere in maniera stupida, per il secondo fallo di mano. Il primo tempo si chiude con Abbiati che nega il pareggio: parata strepitosa su un colpo di testa di Lavezzi da tre metri.

La ripresa comincia con le stesse formazioni. Il Napoli ricomincia a martellare, Sokratis in difficoltà con Lavezzi lo stende un paio di volte, Rizzoli assegna una punizione la prima volta, poi lascia correre. L’atteggiamento offensivo lascia molti spazi alle ripartenze del Milan. Al 10′ Ibra, servito da Pato, si mangia il 2-0 con un piatto poco efficace bloccato da De Sanctis. Al quarto d’ora ancora Abbiati dice no al Napoli deviando oltre la traversa una conclusione di Hamsik. Al 21′ grande intervento di De Sanctis, che copre lo specchio della porta a Pato scongiurando il raddoppio rossonero che però arriva di lì a poco, al 27′, con Ibrahimovic, che completamente solo al centro dell’area, mette in rete con un colpo di testa.Poco prima c’era stata una sostituzione nel Napoli: Sosa al posto di Hamsik, una mossa a sorpresa da parte di Mazzarri. Gli azzurri non mollano e subito dopo c’è una splendida azione di Lavezzi in area rossonera, con Cavani che manca di poco la palla. Al 31′ è proprio Ibra a lasciare il posto a Seedorf forse per un problema all’adduttore. Il Napoli ci crede e al 34′ arriva un sensazionale gol di Lavezzi: Il Pocho entra in area da destra, Papastathopoulos sembra fermarlo, arriva Cavani, mischia: 5 metri, Lavezzi da terra sull’uscita di Abbiati riesce a colpire sotto il pallone con il destro, pallonetto e rete. La partita si riapre ma si innervosisce anche: parapigliaa centrocampoiniziata per uno scontro traBoateng e Aronica, quest’ultimo ammonito insieme a Campagnaro. Al 39′ Mazzarri rischia tutto: dentro Dumitru, fuori Gargano, e il Napoli ha quattro punte. Anche Allegri fa l’ultimo cambio: dentro Flamini, fuori Gattuso. Nel finale grande protagonista De Sanctis che salva prima su Flamini e poi su tiro di Seedorf. Cinque minuti di recupero con ultimi disperati assalti del Napoli, ma il risultato non cambia. Il Milan scavalca l’Inter in classifica e si piazzaal secondo posto, a due punti dalla capolista Lazio. Il Napoli si tiene al quinto posto, a 12 punti, con la Juventus.

PROSSIMO TURNO. Bari-Udinese, Brescia-Napoli, Cagliari-Bologna, Catania-Fiorentina, Cesena-Sampdoria, Genoa-Inter, Milan-Juventus, Palermo-Lazio, Parma-Chievo, Roma-Lecce.

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