Serie A, 9^ g.: Lazio non molla, Juve sbanca San Siro, Roma sale ma perde Totti

di Redazione

Dias abbraccia Ledesma Alex Del PieroNella nona giornata di campionato di serie A l’Interconquista tre punti a Genova, nell’anticipo di venerdì,grazie alla papera del portiere rossoblu.

Negli altri due anticipi di sabato la Roma risale vincendo contro il Lecce ma con l’amaro in bocca per l’espulsione, nel finale, di Totti, che salterà il derby di domenica 7; mentrela Juve, pur essendo in piena emergenza infortuni,stupisce nella gara serale e sbanca a San Siro battendo2-1 il Milan di Ibrahimovic, che segna il primo gol da ex ai bianconeri. Ma è più importante la rete di Del Piero: è quella della vittoria, è quella che gli vale un altro record. Con 179 gol in serie A supera Boniperti nella classifica dei marcatori bianconeri di sempre. La Lazio, nella gara delle 12.30 di domenica, vince a Palermo 1-0 con una splendida rete di Dias e restando in 10 nel finale. Gli uomini di Reja restano quindi in vetta e continuano la loro corsa solitaria, a quattro lunghezze dall’Inter e a cinque dal Milan.

PALERMO-LAZIO 0-1. Il primato biancoceleste assume partita dopo partita i contorni di una forza collettiva forse inattesa alla vigilia del campionto. La Lazio è una squadra compatta, che sa difendere, gestire i momenti della partita e segnare con più di un giocatore. A Palermo decide Dias con una prodezza, ma è comunque il colellttivo a strappare i 3 punti ai rosanero, anche una volta rimasti in 10 (espulsione di Biava al 32′ della ripresa per doppia ammonizione). Il Palermo recrimina per le occasioni non finalizzate (già al 2′ Pastore spreca davanti a Muslera dopo un “regalo” della difesa biancoceleste) e per un rigore reclamato ma non concesso a fine primo tempo ( fallo di mano di Lichtsteiner). La rete laziale al 27′ arriva da una punizione dalla destra di Ledesma sulla quale Dias trova un tiro al volo imparabile per Sirigu. La Lazio deve anche soffrire, ma resta sempre in grado di colpire. Quinto successo consecutivo per la squadra di Reja e primato in classifica meritato.

MILAN-JUVENTUS 1-2. Delneri arriva alla sfida con i rossoneri senza Iaquinta e Amauri (in panchina), bloccati da infortuni, e senza Krasic, fermato dal giudice. Non considerando gli infortunati di lungo corso (da Grygera a Rinaudo ecc.), si blocca poco prima della partita anche Chiellini, uno dei punti fermi del telaio bianconero. Anche per lui guai muscolari. Insomma, la partita sembra segnata, anche perché l’ultima Juve vista a Bologna e in Austria, non era stata proprio brillante. E l’attacco Quagliarella-Del Piero, con sulle fasce Martinez e un Marchisio ritrovato, sembrava ben poca cosa rispetto alla linea avanzata rossonera con Ibra, Pato e Robinho. Invece la Juve si prende con merito una vittoria netta, nonostante durante il match ci siano stati altri infortuni: scontro Bonera-De Ceglie a fine primo tempo, fuori entrambi; Martinez portato via in barella (nuovo infortunio muscolare) nella ripresa. L’equilibrio si spezza al 25′ del primo tempo: cross dalla sinistra di De Ceglie e colpo di testa da centro area di Quagliarella indirizzato benissimo nell’angolo alla destra di Abbiati. Subito dopo un contropiede Del Piero-Quagliarella può portare al raddoppio. Il Milan sembra non trovare ritmo: tiene il gioco, ma soffre la velocità di manovra avanzata della Juve, orchestrata bene da Aquilani. Nella ripresa è proprio un contropiede a portare sul 2-0 la Juve. Sissoko, subentrato a Martinez, si lancia centralmente palla al piede. Inciampa sul pallone quando è in area: sembra un’occasione sprecata, ma il maliano si rialza e appoggia a Del Piero, appostato fuori area, che batte Abbiati. Una rete storica, per lui: supera il bottimo complessivo di Boniperti, un’icona della Juve di sempre. Entra inzaghi per Pato e la difesa bianconera regge fino al 37′ della ripresa: Ibrahimovic segna di testa, completamente solo in area (errore della difesa bianconera), su un cross da sinistra. L’assalto finale del Milan porta ad almeno due situazioni di alto rischio per Storari, ma la Juve regge e conquista tre punti meritati e forse insperati.

ROMA-LECCE 2-0. In campo Burdisso, Mexes fuori, anche lui vittima di problemi muscolari. E Burdisso è stato uno dei protagonisti giallorossi, prima salvando sulla linea un gol fatto del Lecce e poi aprendo le marcature. Molto bene Vucinic: si è mangiato un paio di gol, ma uno ne ha segnato e sulla fascia sinistra è stato sempre prtagonista. Incoraggiante anche la prova di Simplicio. Non più di 10mila paganti all’Olimpico. Prima azione pericolosa della Roma al 6′, Vucinic si libera e impegna Rosati che respinge di piede. La risposta del Lecce è molto più clamorosa: improvviso destro di Corvia e traversa piena con Julio Sergio immobile. Partita vivace con rapidi cambiamenti di fronte ed il Lecce mai in soggezione. Al 27′ Roma vicinissima al vantaggio, prima Totti impegna Rosati con un sinistro ravvicinato, sulla respinta Borriello coglie la traversa. La Roma accentua la pressione e al 32′ seconda traversa giallorossa, stavolta con Vucinic Al 41′ una leggerezza difensiva di Juan mette sul piede di Corvia il pallone del vantaggio, Julio Sergio è ko, la porta è sguarnita, ma il tiro è sbilenco e Burdisso riesce a salvare sulla linea. Ripresa con una novità nella Roma: Cicinho al posto di Cassetti. Lecce subito pericoloso con un destro di Piatti neutralizzato bene da Julio Sergio. In questa fase meglio i pugliesi più abili e veloci a smarcarsi, mentre la Roma è lenta e macchinosa: tanta volontà e basta, tra i reparti non c’è collegamento. Ranieri sostituisce Perrotta con Simplicio. Roma al tiro con Borriello, bravo Rosati a respingere. Al 16′ fiammata giallorossa e gol di Burdisso di testa su cross di Riise. Il Lecce abbassa un po’ il ritmo ed al 19′ arriva un’altra traversa per la Roma: la coglie Borriello di testa. Alla mezz’ora Vucinic si divora il 2-0 sprecando con un tiraccio un assist di Borriello. Il montenegrino si rifà un minuto dopo: gol con un bel diagonale dopo una fuga sulla sinistra e, sia pure a fatica, si riappacifica con Borriello che deve avergli detto qualcosa dopo l’errore precedente. Contemporaneamente viene espulso Totti, insieme ad Oliveira per un battibecco dopo un’entrata fallosa del leccese. Dopo l’espulsione ci sono volute quattro persone per fermare un isterico Totti che voleva “fare i conti” con Oliveira. Il capitano giallorosso salterà il derby di domenica 7. Terza sostituzione nella Roma: Menez al posto di Brighi. Finale tutto giallorosso con un gol annullato a Simplicio per fuorigioco e Vucinic che manca di poco la tera rete.

GENOA-INTER 0-1. “È stata una partita difficile, contro una squadra che ha fatto bene. Noi abbiamo mostrato carattere contro una squadra che andava in attacco”. Rafa Benitez analizza il successo a nerazzurro a Marassi e parla di carattere. Ma se si vuol capire il risultato, bisogna per forza dire che è stato deciso da un gol fortunoso in pieno recupero alla fine del primo tempo. Una papera del portiere geonano Eduardo permette a Muntari di siglare da oltre 30 metri il gol partita. -Il genoa avrebbe meritato almeno di pareggiare e non è successo. Buon per Benitez, che però deve fare i conti con due infortuni importanti a Cambiasso e a Julio Cesar. Per entrambi si tratta di stiramento. “Sono molto dispiaciuto per il pubblico e per la mia squadra. Doveva finire diversamente, perché non meritavamo di perdere” dice il tecnico del Genoa, Gasperini. Meno serene le dichiarazioni del presidente del Genoa Enrico Preziosi: “Sono disgustato, lo spettacolo degli ultimi 15 minuti è stato inverosimile. Vedere una squadra che punta a vincere lo scudetto comportarsi come una provinciale è disgustoso. Non dovrebbero ricorrere a certi espedienti”. Il n.1 rossoblù a fine gara è stato un fiume in piena, la sua squadra ha perso ma più della sconfitta non gli è andato giù l’atteggiamento dei campioni d’Europa e d’Italia in carica. “Sono molto amareggiato, ed anche un po’ incazzato, questo tipo di comportamento è schifoso, il calcio è qualcosa d’altro. Anche un campione come Eto’o va a fare certe sceneggiate senza essere nemmeno sfiorato. È antisportivo”.

LE GARE DI DOMENICA.Nelle altre partite della domenica, Pazzini regala in zona Cesarini un’importante successo alla Sampdoria, che chiude così al meglio una settimana dominata dall’allontanamento choc di Cassano dalla rosa. Il gol del bomber al 92′ stende il Cesena 1-0 al Manuzzi: i romagnoli sono in coda a 8 punti, i blucerchiati salgono a quota 14. Anche l’altalenante Napoli si prende itre punti in trasferta, battendo 1-0 il Brescia con la rete decisiva di Lavezzi. Sfortunati i padroni di casa che colpiscono anche 2 legni. Non si ferma più l’Udinese: dopo un campionato iniziato con 4 sconfitte consecutive, la squadra di Guidolin centra la quarta vittoria di fila a Bari. Un secco 2-0 (gol di Sanchez e Isla), 13 punti nelle ultime 5 giornate per i friulani. I pugliesi sono invece in crisi, ultimi a 8 punti con altre 4 squadre. Vince anche il Cagliari: 2-0 al Bologna, decidono Nené e Nainggolan. Pari 0-0 tra il Parma e il Chievo, così come tra Catania e Fiorentina nel posticipo serale.

RISULTATI 9^ GIORNATA: Genoa-Inter 0-1 (giocata venerdì), Roma-Lecce 2-0, Milan-Juventus 1-2 (giocate sabato). Domenica: Palermo-Lazio 0-1 (ore 12.30), Bari-Udinese 0-2, Brescia-Napoli 0-1, Cagliari-Bologna 2-0, Cesena-Sampdoria 0-1, Parma-Chievo 0-0, Catania-Fiorentina 0-0.

PROSSIMO TURNO: Sabato 6 novembre: Bologna-Lecce (ore 18), Inter-Brescia (20.30). Domenica 7: Fiorentina-Chievo (12.30), Bari-Milan, Juventus-Cesena, Lazio-Roma, Napoli-Parma, Sampdoria-Catania, Udinese-Cagliari, Palermo-Genoa (20.45).

Classifica

22Lazio

18 Inter

17 Milan

15 Juventus, Napoli

14 Sampdoria, Chievo

13 Udinese

12 Roma

11 Palermo,Lecce, Genoa

10 Cagliari, Catania

9 Brescia, Fiorentina

8 Parma, Bologna, Cesena, Bari

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