ROMA.Mentre Repubblica pubblica un video esclusivo sulla chiacchierata tra Berlusconi e alcuni suoi sostenitori fuori Palazzo Grazioli, in cui il premier attacca la magistratura parlando di “associazione a delinquere”, …
… sul sito dell’Espresso pubblica un piccolo filmato girato a L’Aquila prima del G8, che mostra il Cavaliere raccontare un barzelletta su Rosy Bindi, con tanto di bestemmia finale.
Il premier, parlando con un gruppo di militari, racconta la storia di una festa a tema sui fiori: le ragazze che vogliono ballare si propongono a un cavaliere, presentandosi con il nome di un fiore; se il ragazzo vuole fare coppia, risponde con il nome dello stesso fiore, ma al maschile. “Così – dice Berlusconi – una dice ‘Margherita…’, e il ragazzo risponde ‘Margherito!’; un’altra dice ‘Rosa…’ e il ragazzo dice ‘Roso!’; Poi c’è Rosy Bindi, nascosta un pò nell’ombra, che si fa avanti e dice ‘Orchidea…’; il ragazzo la vede e risponde ‘…Orcod…!!’ ritraendosi inorridito.
Dal Pd arriva una sfilza di accuse. “Ancora una volta atti ed espressioni inaccettabili da parte del Presidente del Consiglio. È incredibile che una persona capace di simili volgarità possa governare un Paese come il nostro”,dichiara il segretario Pier Luigi Bersani. Il vicesegretario dei demcoratici, Enrico Letta, dichiara: “Esprimo vicinanza e solidarietà a Rosy Bindi. È intollerabile questo decadimento e questo reiterato ricorso alle offese personali. Non è più possibile che Berlusconi continui a fare il primo ministro della nostra democrazia. La nostra determinazione a mandarlo a casa cresce ancora, se possibile”. “Il presidente del Consiglio crede che si possa scherzare su tutto, anche bestemmiando, con barzellette più disgustose che spiritose. Basta ridicolizzare le donne che, come Rosy Bindi, fanno politica con la stessa grinta e determinazione dei loro colleghi; basta mescolare la politica con quella frivolezza tipica di certi ambienti che evidentemente il premier conosce bene”, commentala deputata dell’Unione di Centro Paola Binetti. “Il ‘no’ alla bestemmia è un dovere assoluto per chiunque abbia fede, ma anche per chi non ce l’ha, perchè non è mai lecito irridere i valori in cui altri credono. Tanto più quando si è il presidente”.
Ad esprimersi anche la “protagonista” della barzelletta, Rosy Bindi: “Penso che questa volta il Presidente del Consiglio prima che a me debba chiedere scusa a tutti i credenti di questo paese, alla Chiesa e quella stampa cattolica di cui ieri si è vantato di avere l’attenzione”.