Bossi e Alemanno fanno pace tra polenta e coda alla vaccinara

di Redazione

Umberto Bossi e Gianni Alemanno ROMA.Si decreta a tavola la pace tra Umberto Bossi eGianni Alemanno dopo l’infelice battuta del leader della Lega sull’acronimo “Spqr”…”Sono porci questi romani”.

Dopo le polemiche, che hanno rischiato di alimentare ulteriormente la crisi di governo, e le scuse del Senatùr, per porre fine alla vicenda si è deciso per un pranzo, in uno standa piazza Montecitorio, con inedito menù “padano-romano”, a base di polenta e rigatoni conditi con la coda alla vaccinara. Il tutto annaffiato da 80 bottiglie di Frascati Doc mentre l’Italia settentrionale ha portato in trasferta sei forme di Parmigiano Reggiano, salame e 200 chili di polenta al ragù per un totale di un migliaio di porzioni e da bere Lambrusco a volontà. Il Campidoglio siè affidato alla trattoria “I Mattarelli” di Testaccio mentre, in trasferta, la Lega Nord ha portato i sui militanti di Modena che si sono improvvisati chef.

Ma da molti l’iniziativa viene definita una “pagliacciata”, tanto chei militanti del “Movimento per Roma” lunedì mattina hanno manifestato sotto la Galleria Colonna muniti di fischietto. Presenti anche alcuni parlamentari del Pd e un gruppo di giovani militanti democratici che hanno distribuito un volantino dal titolo “Caro ministro Bossi, benvenuto al sud”. Il volantino si conclude con lo slogan della campagna elettorale di Veltroni Sindaco nel 2001 “Orgogliosi di essere romani”.

Il ministro delle Riforme è arrivato accompagnato dal governatore del Veneto, Luca Zaia, che qualche dubbio lo ha avanzato sulla sicurezza dell’evento: “Siamo sicuri che il servizio d’ordine funziona?”. Appena arrivati alle transenne che precludevano l’ingresso alla piazza, Bossi è stato circondato da telecamere e fotografi e i suoi uomini si sono resi conto che non era possibile portare il Senatur tra i militanti. Un’anziana signora di Roma è riuscita tuttavia a eludere la sicurezza e ad avvicinare il Senatur apostrofandolo in romanesco: “Magnate ‘a polenta, no’ ‘a coda…”, è stato l’invito meno pesante. Un gruppo di persone che si erano radunate al di là delle transenne, estranee però alla manifestazione organizzata, l’hanno incitata: “Brava”. Bossi non le ha risparmiato la replica: “Cornuta!”.

“Mi auguro che la polemica sia chiusa e che lavoriamo insieme per un’Italia Unita e federale”, ha spiegato il sindaco ricordando che proprio il leghistaCalderoliè il padre della riforma che ha fatto nascere Roma Capitale. Conciliante anche lo stesso ministro della Semplificazione. “La coda alla vaccinaraè il mio piatto, romano, preferito”, ha spiegato. Il gran premio, però, “resta a Monza”.

“Le dichiarazioni del ministro Bossi, – afferma il deputato del Pd Roberto Morassut, promotore dell’iniziativa – per le quali si è scusato con i romani, sono solo l’ultima di una lunga serie di attacchi alla capitale. Non basta un atto folkloristico e propagandistico tra il ministro e il sindaco, il problema è tra questo governo e i cittadini di Roma, che avvertono con chiarezza l’ostilità di un governo che non ama la sua capitale”.

“Piazza del Parlamento non è il luogo per fare banchetti, questo pranzo tra Bossi e Alemanno lo trovo di cattivo gusto. Ci sono tante trattorie, il sindaco poteva portarlo anche a casa sua”, diceil leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini.

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