ROMA. “Se qualche volta non passa una legge, allora sappiamo che bisogna andare a votare”. Così Umberto Bossi risponde a Mercallo, in provincia di Varese, dove ha inaugurato una sede della Lega Nord, a chi gli chiedeva quale sarà il banco di prova della tenuta della maggioranza.
La giustizia “è uno dei possibili campi minati, ma non è detto nemmeno lì, perchè secondo me i parlamentari e soprattutto la sinistra hanno paura di andare alle elezioni e quindi assisteremo a una sinistra che dà il voto a Berlusconi”, ha aggiunto Bossi.
Su un incontro con Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini per garantire il futuro del governo Bossi dice: “Io sono scettico, non ho un potere taumaturgico per risolvere tutti i problemi, che a volte sono personali: come fai a risolverli? La gente avverte come un caos la politica e in effetti questo caos c’è e ognuno ha la sua soluzione: Calderoli dice che dobbiamo fare l’accordo, l’incontro fra me, Berlusconi e Fini, però io sono scettico, non ho potere taumaturgico”.
CASO PIEMONTE. A proposito del riconteggio in corso in Piemonte, che potrebbe far terminare il governo del leghista Roberto Cota a favore dell’ex governatore Mercedes Bresso, Bossi ha detto: “Sono cose che è meglio che non avvengano, perchè una volta che succede si rischia davvero di incrinare il rapporto democratico delle elezioni, e non conviene nemmeno alla sinistra”. Bossi ha detto di trovare strano il comportamento della magistratura: “Non si capisce come faccia la magistratura a ragionare: perchè per la Bresso basta la croce sul partito e per Cota serve la croce sia sul nome del partito sia su quello di Cota? La legge è uguale per tutti, sono cose che è meglio che non avvengano”. I rischi di cui lui stesso ha parlato, “non convengono a nessuno, non conviene a nessuno che vada così – ha concluso Bossi -, secondo me neppure alla sinistra anche se capisco che non voglia perdere, ma ha perso e qui non c’è niente da fare”.