ZURIGO. Dopo ilPopolo della Libertà ed il Team della libertà, ecco che arriva la “saponetta della libertà”, creata nientemeno, o almeno così sostiene il suo creatore,che con il grasso del premier Silvio Berlusconi.
Il “materiale”proverrebbe dalloperazione di liposuzione a cui si sottopose il Cavaliere nel 2005, in una clinica in Svizzera. La notizia arriva direttamente del Museo di arte contemporanea “Migros” di Zurigo, dove la “saponetta -opera darte” è stata esposta e vi rimarrà fino al 28 novembre.
Lartista è Gianni Motti e la sua opera ha anche un nome, assai ironico, Mani pulite. Al momento sono giunti commernti da parte del premier. Abituato ad essere sotto i riflettori, sicuramente ne sarà felice: ogni italiano potrebbe avere in casa un pezzo del proprio presidente del Consiglio.O ancora:i comunisti e le toghe rosse potrebbero lavare i propri “peccati” con “acqua di Silvio”.
Ma in che modo il “grasso” del Silvio nazionaleè giunto nelle mani dell’artista? Sarebbe stato qualcuno nela clinica del Ticino a donarlo, anche se la struttura ha smentito categoricamente questa voce. Ma Gianni Motti insiste con l’autenticità del grasso ed è pronto ad operare il test del Dna.
La saponetta, delle dimensioni standard, è stata creata nel 2005 ed acquistata ad Art Basel, la Fiera Internazionale di Arte Contemporanea di Basilea, da un collezionista privato che ha deciso di metterla in mostra. Il suo colore giallastro attira lattenzione di curiosi che non credono ancora allidea venuta in mente da Motti.
Al quotidianofranceseLe Matin l’artista ha dichiarato: Al momento, alcune persone mi hanno chiesto se tutto fosse falso, il che renderebbe il lavoro più interessante. Ma no, è davvero il grasso di Berlusconi! Lo scopo del lavoro non era di fare rumore. Ma è chiaro che un buon pezzo di arte non dovrebbe restare nell’ambito di gallerie e musei. Si deve creare dal word-of-mouth!.
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