LATINA.Un “peschereccio-fantasma” quello che si è arenato allalba di lunedì sulle spiagge di Latina, nella zona di Capo Portiere “bucando” ogni tipo di controllo dal cielo e dal mare.
Probabilmente è partito nei giorni scorsi dal nord Africa (qualche immigrato ha riferito dalla Libia) e viaggiando senza bandiera è riuscito ad eludere i controlli delle autorità marittime raggiungendo un litorale a 70 km a sud di Roma. Sulla fiancata ha una scritta in arabo, ma nessuno lo ha fermato prima che sbarcasse decine di immigrati, circa 150, in gran parte tunisini ed egiziani. Il fatto che limbarcazione “fantasma” sia riuscita a “bucare” i sistemi di sorveglianza costiere suscita non pochi interrogativi e inquietudini nei giorni in cui i servizi di intelligence di diversi paesi occidentali hanno rilanciato lallarme terrorismo e il rischio di attentati anche in Italia.
Tutti i clandestini rintracciati sono in buone condizioni fisiche e sono assistiti dalla Croce rossa, che sta fornendo anche un supporto psicosociale e una mediazione culturale in lingua araba. Nessuna traccia, per ora, degli scafisti. Sul litorale laziale, intanto, prosegue la ricerca degli altri immigrati riusciti ad approdare. Sulle loro tracce ci sono carabinieri, guardia costiera e guardia di finanza. I vigili del fuoco sono al lavoro per disincagliare il barcone.
Si dovrà ora chiarire da dove e quando sia partito esattamente il peschereccio e come sia riuscito ad arrivare carico di immigrati sulle coste laziali. Secondo la Guardia costiera il mezzo sarebbe sfuggito ai controlli proprio perchè ben camuffato come un normale peschereccio, con tanto di cassette piene di pesce a bordo. E anche lassenza della bandiera non avrebbe insospettito nessuno, perchè sebbene sia obbligatoria in mare in pochi la espongono.