MARCIANISE. Dinnanzi ad una platea di studenti curiosa ed interessata, stamani, al liceo Quercia di Marcianise, Domenico Delle Curti ha presentato la sua ultima fatica letteraria, Otto ragazzi, sedici genitori, una storia, edito da Guida di Napoli.
Ha presieduto levento il dirigente scolastico, il professor Diamante Marotta. Sono particolarmente lieto ha affermato, introducendo i lavori- di ospitare un autore che affronta con professionalità elevata il tema del disagio dei giovani, confrontandosi con coraggio con il mondo della scuola. Il nostro lavoro, paziente, quotidiano, a volte ingrato, emerge con positività proprio in questi momenti. Rapportarsi con sinergia con le risorse intellettuali del territorio, daltra parte, è la strada maestra intrapresa e percorsa dal Quercia in questi ultimi anni.
Lautore, psicoterapeuta della famiglia di orientamento sistemico, attraverso otto storie di disagio riporta ad una lettura unitaria il malessere degli adolescenti. Chiama in causa soprattutto i genitori, incapaci di approcciarsi in un modo reale e profondo ai loro figli, che risultano loro inevitabilmente lontani ed estranei. Linterpretazione di comportamenti, quali i disturbi psicosomatici di varia natura, sempre traducibili in implicite (o esplicite?) richieste di aiuto, risiede unicamente nel rituale antico e sacro del sedersi attorno ad un tavolo e parlare, parlare e ancora parlare. I genitori, qualunque sia la loro situazione affettiva, non possono mai smettere di essere una coppia genitoriale. I figli sono sempre voluti; riflettendo sulla scelta che li ha portati a concepire una nuova vita, possono scoprire lessere profondo di quellalieno figlio, entrando con lui in un rapporto di com-prensione e conoscenza.
Gli studenti hanno interloquito attivamente con lautore, ponendo domande mai scontate, che hanno costretto lo psicoterapeuta a scoprirsi, rimettendo, a volte, anche in discussione quelle soluzioni proposte nel libro; o, talvolta, ad arricchire le prospettive di analisi e di indagine su quel vulcano sempre attivo qual è il vissuto adolescenziale. Pur vacillando sotto i colpi inferti dai ragazzi, Delle Curti ha comunque mostrato una solida convinzione culturale. Nella famiglia risiede la radice di tanti problemi, vissuti a volte drammaticamente dai giovani, e nella famiglia deve essere ricercata la chiave di volta che può arrestare la spirale del non dialogo. Questo perché il sistema-famiglia può dare un senso o un non senso alla vita dei genitori e dei figli.
Gli otto protagonisti del libro sono stati portati ad affrontare i problemi di in-ascolto dei genitori, scrivendo loro una lettera. Questo antico modo di comunicare, quasi fuori dal tempo, se consideriamo gli istantanei mezzi informatici di comunicazione, invita a mettere da parte le frenesie del quotidiano, riportando tutti a ri-considerare quelle cose di maggior valore che Platone pone, non a caso, nel Fedro, il dialogo della/sulla bellezza, a fondamento dellesser uomini pienamente.
Un contributo importante alla giornata è stato dato dal professore Salvatore Brillantino, docente di lettere al liceo marcianisano, che ha insistito sullanalisi dei modelli sociali. Spesso distolgono i giovani da comportamenti seri e virtuosi, invogliandoli verso gli improbabili miti del facile ed effimero successo. La scuola risulta essere in difficoltà, ma la passione che quotidianamente è profusa dai docenti in aula è uno dei pochi baluardi alla degenerazione dei costumi, anche politici purtroppo, dei nostri tempi.
Un ringraziamento particolare è andato ai docenti che hanno curato lorganizzazione dellevento, i docenti Domenico Caroprese, Pasquale Delle Curti, Elena Marino, Ivana De Franciscis, Floriana Giuliano, Maria Gravina, Teresa Rossano, Rossella Cannoletta, Pietro Di Lillo, Marisa Di Leva, Tina Cerreto, Maria Pia Iodice, Lucia Tartaglione, Anna Maria Afiero, Salvatore Quaresima, Francesco Caso, Vincenzo DAnna e Carmela Fretta.