Scoppia il “caso Omarto” nel Pdl marcianisano

di Redazione

PdlMARCIANISE. La sezione cittadina del Pdl affronta il “caso Omarto”, auspicando di ritornare ad intraprendere un sereno dialogo all’interno delle giuste sedi, chiarisce la situazione politica del partito a Marcianise.

Il coordinatore e consigliere Sagliano spiega: “Abbiamo in questi giorni appreso, anche con un pizzico di stupore, che l’avvocato Mariano Omarto, di sua spontanea volontà ha avviato un’auto-proclamazione a coordinatore del Pdl locale, di certo inappropriata e fuori luogo. Premetto che all’indomani della mia elezione a consigliere comunale, per un atto di garanzia nei confronti del partito, ho comunicato ai dirigenti locali di voler lasciare il commissariamento. A tale decisione si è aperta una fase serena e democratica di dialogo per l’individuazione di uno o più componenti del partito da indicare ai referenti provinciali. Tale fase, concordata dall’intero direttivo del Pdl, prevedeva una prima convocazione del gruppo dirigente del partito ed una seconda convocazione del gruppo consiliare e, tratte le dovute conclusioni, una terza riunione congiunta tra direttivo e gruppo consiliare, al fine di poter constatare l’orientamento della base. L’azione mediatica di Omarto, alla luce di quanto premesso, pertanto, appare inspiegabile e merita una attenta riflessione. Non è accettabile che in una fase così delicata del Pdl, che a tutti i livelli ha intrapreso una azione di consolidamento e di stratificazione, componenti del partito cercano di destabilizzarlo e lacerarne il già delicato tessuto. Era, invece, gradita, da parte del concittadino Omarto, un’azione di dialogo, seppur accesa e appassionata, ma all’interno delle sedi opportune”.

“Il partito – continua Sagliano – è concorde sul fatto che bisogna individuare una persona equilibrata, attenta, esperta della politica e di militanza che sappia, soprattutto con sacrificio e coordinamento costante, mantenere il giusto equilibrio a tutti i livelli; certamente quello che si è verificato in questi giorni crea solo insensate tensioni. Queste diatribe mediatiche devono essere evitate da una classe politica che vuole lavorare compatta, al di là dei personalismi, solo ed esclusivamente per la crescita del partito e per il bene della città”.

Ad intervenire anche il capogruppo in Consiglio comunale, avvocato Giovanni Valentino: “La riunione del gruppo consiliare tenutasi ad inizio settimana aveva solo una funzione di consultazione e non certamente elettiva, come ha ben spiegato il coordinatore Sagliano, questo, soprattutto, per ovvi motivi di rispetto nei confronti di tutto il partito. Nel rispetto dei ruoli una eventuale comunicazione ufficiale poteva essere fatta solo dal sottoscritto, ciò non è avvenuto perché nessuna decisione è stata presa, atteso che il consigliere comunale Pasquale Tartaglione ed il sottoscritto erano assenti perché impegnati a nome del partito in importanti incontri istituzionali. Invito, dunque, l’avvocato Omarto a ritornare alla serena fase di dialogo che si era intrapresa nell’interesse esclusivo del Pdl”.

Secondo il primo degli eletti del Pdl, Paride Amoroso, “l’avvocato Omarto dovrebbe concepire il partito, soprattutto se giovane e composto di tante anime, come il Pdl, in maniera politicamente diversa. Il ruolo di coordinatore deve essere rivestito da una persona equidistante sia dal gruppo consiliare che dal gruppo direttivo, perché ha il dovere di rappresentare le istanze di tutti i 3.604 elettori, dei quali il sottoscritto insieme al dottor Angelo Elia ne rappresentano ben il 30%. Lo stretto legame di parentela con il consigliere Salvatore Omarto, pertanto, non lo porrebbe politicamente in una posizione terza tale da rappresentare tutto il partito ne contribuirebbe ad allargalo ulteriormente. Auspico, quindi, un senso di responsabilità politica da parte dell’avvocato Omarto, come ha egregiamente avuto il consigliere comunale Sagliano, continuando a dialogare nel partito per individuare una guida che darebbe a tutti garanzia e tutela. Nulla, preciso, contro l’avvocato Omarto, che personalmente merita tutta la mia stima, al punto tale che, per un discorso di coerenza, se il consigliere comunale Salvatore Omarto decidesse di dimettersi per permettere al fratello di coordinare il locale partito, sarò il primo e penso tutti, compreso il giovane Antimo Ferraro, ad indicarlo come coordinatore cittadino”.

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