Limardi e Borgia: “Ma quale maggioranza granitica!”

di Redazione

Maria Limardi ed Emilia BorgiaSANTA MARIA CV. Le consigliere Maria Limardi ed Emilia Burgia del gruppo “Laica…mente” intervengono all’indomani della seduta consiliare.

“Il sindaco Giudicianni, quando afferma che ha una maggioranza granitica ed evidenzia che la mozione presentata dal nostro gruppo consiliare relativamente al Tribunale è stata bocciata, certamente non fa una gran bella figura. Egli non ha interesse a sottolineare che la mozione del nostro gruppo consiliare – tutt’altro che strumentale – era volta a far deliberare al Consiglio la massima partecipazione possibile su questo argomento, sì da prevedere un Consiglio Comunale aperto alla regolamentata partecipazione dei cittadini e degli Operatori del Settore, commercianti e quant’altro ruota attorno alla bicentenaria Istituzione del Tribunale. L’interpretazione che se ne può dare, è solo ed unicamente una: nessuna scomoda partecipazione volta al dibattito ed al confronto!

D’altronde questo Sindaco è avvezzo a ritenersi un Imperatore, tanto è vero che abitualmente non riceve i propri cittadini, perché intento a fare Dio solo lo sa! D’altronde l’abitudine all’omertà ed al silenzio è una prassi per il Sindaco e la sua maggioranza che pure bocciava la mozione volta ad istituire una commissione di indagine sulla zone F, presentata dal Consigliere Rauso e prevista nel nostro regolamento comunale.

Possiamo dire che l’unica sensibilità palesata ad oggi, riguarda solo ed eminentemente l’edilizia. Ed allora sarebbe il caso di evidenziare al Sindaco, cementificatore per eccellenza, che se il Tribunale se ne va dalla nostra città, le ricadute riguarderebbero anche il mercato immobiliare che cadrebbe a picco, perché con il Tribunale se ne andrebbero (così come sono stati istituiti per la sua insistenza sul territorio) la Conservatoria dei Registri Immobiliari, gli Uffici Notarili e la Facoltà di Giurisprudenza che, intanto è stata istituita nella nostra città, in quanto sede di un prestigioso Tribunale, non certamente perché era più buona e più bella rispetto ad altre realtà limitrofe! Il problema che è stato sollevato sul Tribunale riguarda tutta la città, compresi gli speculatori edilizi che vedrebbero decurtare il valore degli immobili già di proprietà o da edificare.

La presunta vittoria sbandierata sull’argomento Tribunale dovrebbe, in pratica, concretizzarsi nello sborsare altro danaro pubblico per addivenire ad una transazione con il locatore (al quale abbiamo pagato all’incirca già 10 milioni di euro), pur avendo il Comune beni di proprietà comunale sui quali dovrebbero farsi solo ed esclusivamente interventi minimi, perché già ristrutturati. Il Sindaco, poi, dichiara apertamente di essere amico del locatore del Tribunale civile, il quale – però – non ha esitato a sfrattare per morosità il Comune ed il suo rappresentante legale!

E certamente la morosità del Comune non è da addebitarsi a mancanza di danaro, visto che si continua a sostenere che le Case Comunali sono in attivo. Il problema è che i soldi pubblici vengono malamente utilizzati, se non ingiustamente utilizzati, per settori che nulla hanno a che vedere con l’interesse collettivo come il sociale, ad esempio. Eppure la gente non arriva alla terza settimana del mese, ma al Sindaco questo non importa, perché pensa di vivere in un florido paese nel quale basta festeggiare con palle di riso e crocché che ci costano 36.000,00 euro.

Pensa che tutto sommato sia giusto versare ben 280.000,00 euro per completare il campo da rugby, poi altri 16.000,00 stanziati dalla Giunta Comunale per finanziare la squadra di rugby ed, infine, altri 23.000,00 euro per l’impianto di irrigazione dello stadio. Il Sindaco, evidentemente, è sempre stato convinto che il rugby dovesse avere una corsia preferenziale rispetto alle politiche sociali. Perché, in fondo, in fondo, cosa importa se all’interno della Giunta Comunale sino a pochissimi mesi fa c’era un Assessore con un piccolo conflitto di interessi, perché Presidente proprio della stessa squadra di rugby?

E se poi questi soldi servono a completare lavori di uno stadio da rugby che insiste, per di più, su di un suolo di proprietà dell’Asl, neanche questo rileva, perché tanto è danaro pubblico e si può gestirlo diversamente dal proprio!”.

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