SANTARPINO. La scuola è sempre tra i principali argomenti di scontro politico. Stavolta, la maggioranza guidata dal sindaco Di Santo respinge le accuse del Pd che ha parlato di “declassamento” del Comprensivo ‘Rocco’ e di “dispetto” fatto al preside.
A malincuore dobbiamo constatare che la minoranza targata Pd, senza fissa dimora, delira, addirittura tirando in ballo il dirigente scolastico dellIstituto Comprensivo Rocco, professor Michele DellAmico, e sostenendo che lAmministrazione Di Santo abbia fatto un dispetto al preside declassando lo stesso istituto. Cari concittadini siamo alle comiche. Ancora una volta i vari Baci & Abbracci Giovanni DErrico, la consigliera-professoressa Adele DAngelo, insomma i Savoia & Company, in maniera irresponsabile e pretestuosa, strumentalizzano, per bassi fini politici, il mondo scolastico santarpinese buttando in questo calderone il preside DellAmico, al quale va la nostra solidarietà.E vero che, come tutti sanno, gli sparuti rappresentanti del Pd locale hanno lì la propria sede operativa, ma danno i numeri quando, tirando per la giacca il dirigente DellAmico, affermano che la maggioranza gli abbia fatto un dispetto, non declassando un bel niente.
La verità, come al solito, è tuttaltra e noi rispondiamo solo ed esclusivamente per amore della stessa. Con delibera numero 143 dello scorso 8 ottobre, la giunta comunale allunanimità ha proposto agli Enti competenti di accorpare il Circolo Didattico Cinquegrana e il Comprensivo Rocco in modo da costituire ununica istituzione scolastica, comprendente tutte le scuole statali dellinfanzia, primarie e secondarie di primo grado presenti sul territorio locale. Tutto ciò, poiché, la scellerata e precedente amministrazione Savoia, DErrico ecc, priva di una benché minima programmazione scolastica, nel 2006 ha proposto la nascita di un nuovo Istituto Comprensivo Rocco, non avendo né le strutture né gli spazi per realizzarlo, per intenderci oltre alla già esistente scuola media un secondo asilo e una seconda scuola elementare. Tale azzardo è paragonabile a chi vuole costruire una casa senza avere il terreno.
Lamministrazione guidata dal sindaco Di Santo ed in particolar modo lassessorato alla pubblica istruzione, retto dallavvocato Giuseppe Lettera, sin dal primo giorno della consiliatura ha dovuto, purtroppo, fare i conti con la disastrosa eredità della politica scolastica dellambo Savoia-DErrico. Esempi su tutti sono stati: la scampata sopraelevazione (prove di carico negative) dellasilo di via Marconi (Istituto Comprensivo Rocco), progettata ed improvvisata da questo duo per far fronte alla mancanza di aule per i bimbi e lannuale ricerca e realizzazione di aule per il ciclo della scuola elementare dellIstituto Rocco. Nel contempo, nel corso di questi due anni e mezzo, lamministrazione Di Santo ha cercato in ogni modo di ottimizzare tutti gli spazi scolastici disponibili, pervenendo a delle intese scritte tra le due istituzioni scolastiche esistenti e mediante avvisi pubblici sollecitando il giusto equilibrio tra alunni neo-iscritti e spazi disponibili. E impensabile, infatti, che a parità di popolazione scolastica (ovvero il numero di alunni che frequentano le scuole primarie santarpinesi è immutato) si debbano creare ogni anno nuove classi, mettendo le mani nelle tasche dei cittadini, provocando uno spreco di denaro pubblico potendo essere addirittura ritenuti, amministratori responsabili di un danno erariale.
La verità è che la maggioranza, e nello specifico il sindaco Di Santo e lassessore Lettera, tengono così tanto alla scuola che, oltre a voler ottimizzare gli spazi, intercettano finanziamenti (già ottenuti 150mila euro per la riqualificazione del plesso De Amicis), li richiedono (finanziamento per ampliamento del Comprensivo Rocco) ma soprattutto realizzano opere strategiche che la decimata minoranza neanche sognava, vale a dire listituzione della sezione distaccata del Liceo Scientifico Fermi. Fatti e non parole.