SANTARPINO. Il comitato Contramunnezza da tre anni è impegnato a SantArpino sul fronte dei rifiuti, tentando di incidere sulla sensibilità dei cittadini e sulle decisioni delle istituzioni.
Insieme alla rete sempre più vasta di movimenti e comitati sorti nella nostra regione, si legge in una nota del comitato abbiamo guardato dentro il dramma emergenziale della monnezza campana, scorgendovi un piano scellerato portato avanti senza tenere in alcun conto la devastazione ambientale, sanitaria, civile e morale dei territori campani, già sottoposti ad una lunga e selvaggia pressione ambientale causata da decenni di sversamenti illegali di rifiuti tossici. Sul territorio atellano il degrado è sotto gli occhi di tutti. Anche a SantArpino. Contramunnezza non smetterà di denunciare la violenza fatta al nostro territorio anche nei luoghi simbolo della propria storia (http://blog.libero.it/Contramunnezza/9030841.html) dove da circa 10 anni, nellindifferenza della classe politica, sversamenti di rifiuti di ogni tipo e roghi tossici avvelenano laria e compromettono lattività agricola presente proprio in quelle zone. La lotta, oggi, dei cittadini vesuviani come quella, ieri, dei cittadini di Chiaiano o di Pianura o di Serre o SantArcangelo Trimonte o di Santa Maria La Fossa indica il percorso virtuoso che può risolvere in maniera seria e definitiva il problema dei rifiuti in Campania: raccolta differenziata finalizzata al riciclo totale della materia, un’economia basata sul recupero delle materie prime e seconde senza impianti inquinanti e dannosi per la popolazione. Le istituzioni locali hanno in questo percorso una grave responsabilità.
Ricordiamo che alcuni impegni dellassessore allambiente, come liter per la pulizia del suolo pubblico, o lapertura il sabato dellEcocentro già non sono stati mantenuti. Riteniamo, inoltre, ingiusto ed assurdo che il comune possa dare informazioni sulla tracciabilità dei rifiuti smaltiti presso lEcocentro in tempi non inferiori ad un anno, che da oltre due anni il comune dispone di quasi cento compostiere e ancora non si riesca ad avviare un progetto di compostaggio domestico. Contramunnezza invita dunque la classe politica tutta ad assumere impegni decisivi in tema di raccolta differenziata e riduzione dei rifiuti, di controllo del territorio, di risparmio energetico per il bene dellintera collettività.