AVERSA. Tra le attività collaterali collegate alla quarta edizione della manifestazione A Spasso con
Osservatorio Cittadino lo ha incontrato per i propri lettori. Chi è Giuseppe De Michele? Sono nato ad Aversa, ho seguito i normali corsi del Liceo Scientifico e, conseguita la maturità, ho sostenuto il corso di studi di Laurea in Ingegneria Civile Trasporti meritando il Premio di Laurea della Fondazione Politecnico per il Mezzogiorno dItalia. Ho vinto un pubblico concorso, grazie al quale rivesto il ruolo di Dirigente di una azienda del T.P.L.
Quale è stato il suo percorso artistico? Ho iniziato, da autodidatta, negli anni in cui frequentavo le scuole medie, con leseguire chine e tecniche miste su cartoncino nel tentativo di trasferire pensieri e sentimenti in immagini attraverso il tratto ed il colore. Lungo il percorso si è fatta sempre più pressante lesigenza di cogliere, attraverso larte ovvero la forma e il colore scene di vita urbana, ritratti caratteriali e modi dessere negli spazi umani dove non erano sempre compatibili scelte comportamentali e istanze di valori. Ho, via via, sperimentato e dato vita a tecniche del tutto personali al fine di approdare ad una pittura, in cui la tensione espressionistica e la visionarietà dessero senso alla realtà del fantastico. Questa necessità ha trovato, inizialmente, sbocco in esplosioni cromo-energetiche, vere e proprie deflagrazioni. Successivamente la complessità delle percezioni da rappresentare, i diversi mondi con cui confrontarsi, ovvero le diverse esperienze, la diversa cultura e i diversi stati danimo dellosservatore hanno fatto sì che cercassi di rendere più immediata e universale lopera associando la pittura alla scultura ossia il colore alle forme. Sono nate così le pittosculture che su vari piani, con forme diverse, accolgono eventi che nel loro insieme superano la complessità energetica diventando semplici messaggi di vita.
Di quali tecniche si serve? Utilizzo sia per la pittura che per la pittoscultura materiali compositi, varie malte, smalti, oli ed acrilici.
Ci può parlare dei più recenti eventi espositivi a cui ha partecipato? Le recentissime sono quelle del
Senza dubbio unintensa attività, ma cosa pensano di lei i critici darte? La mia arte è stata recensita su riviste specializzate da critici di settore come Angelo Calabrese, Irta, Paolo Levi, Virgilio Patarini, Marilena Pomianowsky, Antonio Risi, Walter Ziviello ed altri. In particolare, il prof. Angelo Calabrese, ha scritto, tra laltro che nelle armonie approdano solo viventi moti energetici che invitano ad interpretare il mondo con occhi sempre nuovi, a intendere l’etica della responsabilità che impegna l’uomo destino dell’uomo a praticare equilibri comportamentali nello specchio della natura sapiente che sorride alla vita dove ha più vita. Appartiene decisamente al nostro tempo dell’incertezza quest’estetica che impegna ad equilibrare regola e desiderio dovunque nella loro discontinuità negano la vita. Vale a dire che il naturale, microcosmico o macrocosmico prodigio deve essere interpretato con la consapevolezza della comprensione e della partecipazione, con la certezza dell’appartenenza e con la sapienza che coniuga scienza e coscienza, esigendo conciliate natura e cultura. Il prof. Paolo Levi invece ha recensito che il connubio tra pittura e scultura da lui realizzato, riproduce la complessità delle dinamiche naturali; le variazioni cromatiche trasportano losservatore allinterno di un caotico flusso evolutivo, misterioso e inebriante nel suo incessante susseguirsi di luci e ombre. De Michele racconta non solo la complessità del cosmo e delle emozioni che lo abitano, ma anche limpossibilità di decifrarlo, di definirlo in uno schema codificato, né tanto meno in una teoria scientifica che ne spieghi il moto. La mano dellartista, facendosi interprete della meraviglia evolutiva, si immerge negli strati più profondi della materia, per estrarne lenergia vitale e gli umori più segreti. Nelle sue tavole modellate in forme aeree la materia si espande in uno spazio, dove la definizione razionale di profili geometrici e listinto sembrano incontrarsi per annunciare la continua tensione tra la regola e il desiderio. Ma solo dal caos possono scaturire le armonie e le pulsioni che generano e sostengono ogni forma di vita.
Perchè ha accettato di collegare la sua arte ad A Spasso con