AVERSA. Donato Liotto, presidente dellassociazione New Dreams, denuncia un caso avvenuto nei giorni scorsi allospedale Moscati di Aversa, dove è mancata nella prima mattinata la corrente elettrica.
Venerdì 12 novembre, verso le ore 5 del mattino, mi sono recato durgenza al pronto soccorso dellospedale Moscati di Aversa per far vistare mia moglie, che accusava forti dolori allo stomaco e alla schiena. Appena giunto allingresso del pronto soccorso notavo che era tutto buio, comprese reception e sale attigue. Mentre mi recavo nel reparto, accompagnando mia moglie che piangeva dolorante, per cercare un infermiere o un medico di turno per farla visitare, mi veniva fatto invito di recarmi in altri ospedali, come quello di Frattamaggiore o di Giugliano, in quanto, a loro dire, non potevano fare nulla senza energia elettrica. Infatti, tutto il pronto soccorso era senza energia elettrica. Con garbo ho insistito che mia moglie venisse almeno visitata, per capire cosa le provocava quei dolori, ma con altrettanto garbo mi invitavano ad andare da unaltra parte in quanto a suo dire era impossibilitato per la mancanza di energia elettrica.
Ho rimesso mia moglie in auto e mi sono recato presso lospedale di Giugliano. Qui, finalmente, mia moglie è stata soccorsa e presa in cura. Aveva accusato una forte colica renale. Ma purtroppo non è finita qui. Nella tarda mattinata dello stesso giorno son dovuto ritornare allospedale di Aversa dove è stata finalmente assistita (stavolta cera la corrente) e per lintera giornata siamo stati nel pronto soccorso. Alla fine, in serata, mancando lurologo e un reparto di Urologia al Moscati, ho dovuto portarla al Cardarelli di Napoli per maggiori approfondimenti (visto che il dolore era forte e perdurava) dove attualmente è ricoverata. La cosa che voglio dire è questa: come è possibile che in un ospedale così importante, mi riferisco al Moscati, non cè un generatore di corrente elettrica nel pronto soccorso che possa sopperire a queste emergenze? E se cè, come mai non funzionava? Un reparto di urologia e un urologo nel pronto soccorso sono aspetti vitali per chi soffre di determinate patologie, che si vede sì assistito con professionalità ma che comunque è costretto alla fine ad emigrare in altri ospedali.
Aversa ha un grande bacino di utenza dove confluiscono al Moscati persone anche dallintero agro e dalla provincia di Napoli. Queste priorità andrebbero senzaltro prese in considerazione e poste allattenzione di chi ha le responsabilità e poteri decisionali in tal senso. Domande, queste, che dovrebbero essere girate ai responsabili della struttura sanitaria.
Mi chiedo, poi, se, anziché di una semplice colica renale, mia moglie avesse accusato qualcosa di più grave, la responsabilità di avermi invitato ad andare via la mattina chi se la prendeva? Io non voglio prendermela con nessuno, voglio solo denunciare questa cosa, e sperare che quanto accaduto a me non si ripeta, e soprattutto non capiti a qualcuno che, recandosi al pronto soccorso con un caso più grave, si senta fare lo stesso invito. Non entro in merito ai perché ed ai per come non ci fosse la corrente elettrica, a me interessava solo una cosa: far assistere mia moglie che stava male. Cosa, questa, che sicuramente tutti condividono. Non è bello correre per gli ospedali con lansia che ti pervade e non sapere i motivi del malessere della persona cara che ha bisogno di cure, poiché in quei momenti davvero si è presi dal panico. Non mi si venga a dire che non era una cosa grave, dato che neppure è stata visitata (mi riferisco alla mattina).
Essere assistiti è un diritto dei cittadini, la vita di una persona non si misura in base alla gravità del soccorso da fare. Con o senza corrente elettrica, lassistenza medica deve essere garantita, comunque e in ogni caso. Una giornata, questa, che davvero non auguro a nessuno di vivere.