Galluccio: “Nel Pdl è mancata una discussione ad ampio raggio”

di Nicola Rosselli

Michele GalluccioAVERSA. “Non è vero che non c’è più una maggioranza. Se così fosse il consiglio comunale non si sarebbe tenuto e il consuntivo 2009 non sarebbe stato approvato. La verità è che alcuni problemi, come quello del revisore dei conti, sono sorti perchè è mancata una discussione ad ampio raggio”.

Michele Galluccio, ex Alleanza Nazionale, non è tenero con il proprio partito al quale ha impartito, non sappiamo se a torto o a ragione, insieme ai colleghi Nicola Andreozzi e Emilio Scalzone, una dura lezione, giungendo a non far entrare nel nuovo collegio dei revisori dei conti il candidato Nicola Musto che doveva esserne addirittura il presidente. I tre hanno votato insieme ai quattro del Gruppo Unico delle Autonomie, ai quattro di Futuro e Libertà per l’Italia e a quattro consiglieri di opposizione. Un ulteriore voto, per giungere ai 16 che hanno scelto Massimo Della Volpe, è venuto da un altro franco tiratore della maggioranza che qualcuno vuole venire dall’Udc.

Insomma, dopo la nomina dei tecnici nella commissione edilizia integrata una nuova sconfitta, un nuovo sgarbo direttamente nei confronti del sindaco che, oramai, sembra essere sull’orlo di una crisi di nervi. Anzi, forse ha già rotto gli argini, se si considera quanto il primo cittadino ha detto all’indirizzo del malcapitato capogruppo consiliare pidiellino Tonino De Michele, considerato il quarto franco tiratore.

A mancare non è la maggioranza, ma il partito di maggioranza relativa, ridotto, oramai ad una nave senza nocchiero. Il partito del premier Berlusconi ad Aversa non esiste, almeno nella sua unitarietà. Manca una dirigenza che riesca ad assicurare un corso democratico alla vita del partito stesso. Una malattia che non può curarsi in tempi ristretti, così come la situazione richiede. Allora, due le prospettive, entrambe tristi: o questa maggioranza esplode del tutto e si va ad elezioni anticipate o si raccoglie sul carro anche il Gruppo Unico delle Autonomie, ma la guerriglia continuerà e si vivacchierà per questo altro anno e mezzo, con la città che sarà abbandonata a se stessa perché i nostri politici saranno troppo impegnati in rivendicazioni e “agguati”.

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