Verde pubblico, ecco il “postmodernismo” aversano

di Nicola Rosselli

 AVERSA. “Qui dove c’era l’erba, ora c’è una città” cantava Adriano Celentano nella sua “I ragazzi della via Gluck”.

Anche ad Aversa, al posto dell’erba, nella città cementificata non hanno trovato di meglio che creare aiuole con erba sintetica contornate da pietre sprofondate nel cemento. Gli aversani possono ammirare queste “opere d’arte” appartenenti al “postmodernismo decadente” in varie zone della città.

Quella di cui ci occupiamo è posta in via Pastore angolo via Ovidio. Qui la natura ha deciso di prendersi la sua piccola rivincita ed ecco, allora, come possiamo vedere nella foto in alto, che una piantina di camomilla è riuscita ad incunearsi tra plastica e cemento dando una lezione a chi voleva emarginarla. Poca cosa, purtroppo, la piantina avvizzirà, l’amministrazione comunale avrà perso l’ennesima buona occasione per non far entrare Aversa nel novero delle città con cattivo gusto, tanto da ideare un’aiuola spartitraffico con erba sintetica.

E, a proposito di verde pubblico, dove l’albero è vero, ancora via Pastore e zone limitrofe, la piccola aiuola che lo accoglie è zeppa di erbacce e non solo una volta, ma praticamente sempre (come mostra la foto sotto). Chi deve curare la manutenzione del verde? Forse sarebbe meglio e meno dispendioso piantare anche alberi di plastica fissandoli con il cemento.

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