ROMA. Gli uomini del Gico della Guardia di Finanza di Roma hanno sequestrato, tra la capitale e le province di Napoli e Caserta, beni per cinque milioni di euro ad imprenditori ritenuti vicini al clan dei Casalesi.
Si tratta di sei aziende (un allevamento bufalino e produzione latte, unimpresa edile, una di noleggio biancheria, una di commercio allingrosso di prodotti in pelle e distributori di carburanti), nove immobili tra ville, appartamenti, box e cantine, e 38 conti correnti e polizze a vita.
I sequestri sono la prosecuzione delloperazione Untochable, coordinata dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Maria Cristina Ribera, Giovanni Conzo e Raffaello Falcone, portata a termine dal Gico di Roma lo scorso 22 luglio, quando fu smantellata unassociazione per delinquere di stampo mafioso, costituente il cosiddetto braccio imprenditoriale della camorra dei Casalesi, ,in particolare della fazione che fa riferimento a Francesco Schiavone detto “Sandokan”, in carcere al 41bis. Soggetti definiti dallo stesso clan intoccabili, che avevano il compito di reinvestire i proventi illeciti in attività economiche legali, non solo nell’area del casertano, ma anche in altre regioni dItalia, come Lazio, Toscana e Abruzzo.
Proprio per quanto riguarda l’Abruzzo, l’operazione consentì di accertare il tentativo del clandi infiltrarsi negli appalti per la ricostruzione post terremoto,intercettando colloqui telefonici con i quali gli arrestati disponevano l’invio del denaro necessario a finanziare le imprese costituite a L’Aquila.
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