CASAPESENNA. Legambiente Casapesenna invita alla mobilitazione contro lavanzata dei rifiuti. I rappresentanti locali di Legambiente del nuovo Circolo nato a Casapesenna nel settembre 2009, dicono No allo sversamento di rifiuti indifferenziati nel sito di ecoballe di Taverna del Re a Giugliano, …
… ai confini con il territorio del comune di Villa Literno e a soli 4 chilometri dal centro abitato di Casapesenna, addirittura senza un minimo di protezione e di coibentazione e senza nemmeno il processo di ‘imbustamento tipico della formazione delle balle. Si inizia la mattina presto appena dopo le 6, come previsto dall’ordinanza del presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, e riprendono gli sversamenti a Taverna del Re. Gli attivisti Ernesto Piccolo, Pasquale Cirillo, Gregorio della Corte, e altri giovani infatti sono sul posto già da ieri mattina unendosi ai cittadini di Giugliano, Parete, Qualiano, Varcaturo, Lago Patria, alle mamme vulcaniche e si apprestano a trascorrere là questa notte per evitare altri soprusi ed altre idiozie della gestione ormai folle dei rifiuti in tutta la Regione Campania. Essi invitano cittadini, associazioni, amministratori, e parroci, non solo di Casapesenna ma anche dei comuni limitrofi a recarsi sul posto, già allalba.
Siamo ancora pochi afferma Pasquale Cirillo presidente del Circolo ma riusciamo a rallentare notevolmente il passaggio degli autocompattatori. La gente deve capire che solo grazie allaiuto dei cittadini che hanno a cuore il futuro delle nuove generazioni possiamo combattere più efficacemente lavanzata dei rifiuti nella nostra terra.
Sono troppi decenni, denunciano gli ambientalisti, che in Campania si fa uso delle discariche di rifiuti indifferenziati per provare a prolungare la vita politica di questo o quell’amministratore di qualche breve periodo. Poi le discariche si colmano, ed anche in fretta e ritorna d’improvviso l’emergenza. Con la presenza di tanti semplici cittadini che manifestavano oggi è fortemente rallentata loperazione di sversamento dei rifiuti sulla piazzola E12 di Taverna del Re dove si vuole depositare la spazzatura rimossa dalle strade di Napoli e della provincia napoletana e che potrebbe contenere fino a 10mila tonnellate dindifferenziata.
Esisteva limpegno che questo sito non sarebbe stato più riaperto, dicono i manifestanti. Uno di essi oggi stringeva tra le mani la bandiera italiana intonando l’inno nazionale. E con le lacrime agli occhi urlano la disperazione di una terra martoriata dall’alta incidenza di malattie oncologiche.
Sono le condizioni metereologiche a preoccupare ora gli ambientalisti. La pioggia annunciata nelle prossime ore potrebbe far peggiorare le condizioni del sito. Sarebbe un disastro se lacqua penetrasse nei rifiuti, riempiendo in breve tempo le vasche di raccolta del percolato, fino a farle tracimare. Il percolato entrerebbe più rapidamente nelle falde acquifere creando un disastro ambientale di dimensioni inaudite. Le cattive condizioni del tempo però potrebbero anche rallentare leffetto della protesta che proprio in queste ore si è fatta più incisiva. Ai cancelli di Taverna del Re, infatti, non ci sono posti in grado di riparare i manifestanti dalla pioggia.