CASERTA. Altro che biglietto da visita, questa volta la montagna non ha partorito neanche il classico topolino, ha abortito.
In barba alla pubblicizzata pax sindacale, le nuove dichiarazioni del segretario provinciale della Ugl Sergio DAngelo riaprono la ferita relativa al nuovo piano parcheggi in vigore da oggi nella città di Caserta. Se come apprendo dagli organi di stampa – argomenta il sindacalista – la riorganizzazione dei parcheggi rappresenterebbe nelle intenzioni della giunta comunale il modo di far risorgere una città da troppo tempo appiattita su un immobilismo debilitante allora siamo veramente alla frutta. Io continuo a ripetere una ovvietà, ovvero che Caserta è un capoluogo di provincia e che lamministrazione non può ragionare come una giunta di un paesello di montagna, lisolazionismo ed il provincialismo rappresentano il vero cancro di un territorio a vocazione turistica. Se davvero le novità introdotte sono frutto di un lavoro durato anni, atto a far funzionare il sistema città, allora la nostra preoccupazione si accresce pensando al pessimo modo in cui vengono impegnate risorse umane e spesi i soldi del contribuente. Assistiamo ad un film già visto, vedrete che proprio comeaccadde perla Ztl, tutto si trasformerà in un immenso flop con lamministrazione costretta a correre ai ripari. E il caso di ricordare senza alcun intento propagandistico la situazione dei lavoratori, i quali una volta regolarizzati perderebbero la metà degli introiti rispetto a quando lavoravano per le cooperative,a loro, e solo a loro, andrebbe chiesto un parere sulnuovo e fortunato inquadramento lavorativo. Insomma, – conclude DAngelo – aumenta la tariffa oraria, la città incassa meno ed i lavoratori vedono diminuire la retribuzione, se questa è crescita.