Nuzzo nega le accuse: “Io come Enzo Tortora”

di Redazione

Francesco NuzzoCASTEL VOLTURNO. “I pentiti hanno detto che io sarei stato sequestrato dal clan Schiavone ma non è vero niente”.

Lo ha detto all’Adnkronos il magistrato Francesco Nuzzo, 70 anni, sostituto presso la Procura generale di Brescia e indagato per camorra per fatti afferenti all’epoca in cui ha rivestito la carica (fino al dicembre dello scorso anno) di sindaco di Castelvolturno.

Nuzzo nega anche di aver favorito l’imprenditore Gaetano Vassallo, oggi collaboratore di giustizia, ai tempi di quando gestiva un hotel sul litorale domizio. “Io il pentito Gaetano Vassallo non l’ho mai conosciuto. Non ho rilasciato alcuna licenza all’Hotel Vassallo, lo ha fatto qualcun altro ma non io. Anzi – ha proseguito Nuzzo – gli revocai alcune licenze perche’ il suo albergo era privo di protezione antincendio. Lui fece ricorso e io incaricai il legale del comune di contrastare le tesi del ricorrente”.

Il magistrato, tra l’altro, è accusato anche di concussione a sfondo sessuale per aver chiesto un rapporto sessuale ad una rumena in cambio di un posto di lavoro, alla fine mai dato. “Fatta eccezione per la vicenda della ragazza romena della quale mi sono interessato ma senza compiere concussioni sessuali, tutto il resto sono invenzioni dei pentiti, – ha detto Nuzzo – gente che non ho mai conosciuto in vita mia”.

Secondo Nuzzo “la camorra questa volta ha voluto colpire forte, colpendo me, un magistrato che ha svolto sempre il proprio dovere come riferito anche nell’ordinanza del giudice delle indagini preliminari”. “Sto vivendo lo stesso dramma vissuto 27 anni fa da Enzo Tortora. – dice Nuzzo – Quello che mi sta accadendo e’ un incubo dal quale spero di uscire al piu’ presto. Ho fiducia nella giustizia e nella magistratura”.

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