“Ho dato lincarico di individuare un `Advisor´ (banca o altro) cui affidare lincarico della vendita delle quote della società di calcio del Palermo”. Lo annuncia il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini.
Il numero uno rosanero dopo la sconfitta con polemiche della squadra di Delio Rossi con il Milan con una comunicato ufficiale ha deciso di vendere la società. “Il tutto è dovuto dal fatto che mi sento ed esco sconfitto da un mondo pseudo-sportivo, dove, malgrado la mia lotta ultra venticinquennale, i valori sportivi sono sempre più spariti e dove regnano i poteri economici e mediatici di 3-4 club che solo fra loro vogliono con ogni mezzo dividersi gli scudetti”, spiega Zamparini.
“La mia decisione è ‘netta’ anche nella sofferenza che provo lasciando una tifoseria bellissima come quella palermitana con la quale sono legato da profondo e reciproco affetto”, aggiunge Zamparini sulla decisione di lasciare il club che dovrà comunque andare in buone mani. “Certamente la nuova proprietà della società dovrà essere di livello tale da garantire il mantenimento degli obiettivi: di un grande club”.
Il presidente dei rosanero è “stanco di lottare anche per la mia non tenera età, spero di lasciare il timone a personaggi più giovani che abbiamo lentusiasmo e la forza per fare, lottare e cambiare in meglio `dove´ io non sono riuscito: riportare il mondo del calcio nellambito dello `Sport´ e dei suoi valori veri, assicurando – spiega – gare dove con reciproche garanzie di equità e lealtà sportiva possano sempre vincere ad `armi pari´ e `i migliori´”.
Poi, qualche ora più tardi, chiarisce: “La miaè una decisione irrevocabile, a meno che non cambino le istituzioni centrali del calcio: Lega, Figc ed Aia. Potrei rimanere nel Palermo come consigliere, perché non voglio abbandonare i tifosi rosanero”. Gli arbitri? “Non sono affidabili”.