Berlusconi: “Sia Fini a compiere passo indietro. Udc dia appoggio esterno”

di Redazione

Silvio Berlusconi ROMA.Fini lo ha invitato più volte a fare “un passo indietro”, rassegnando le dimissioni. Ma Silvio Berlusconi risponde: “Credo a farlo dovrebbero essere altri, comeil presidente della Camera che invece di essere super partes è stato di parte e ha fondato un partito sulla sua figura di leader”.

Una frase su cui, qualche ora dopo, arriverà la precisazione del suo portavoce Paolo Bonaiuti, il quale smentisce che il presidente del Consiglio abbia chiesto le dimissioni di Fini e che “l’invito a fare il passo indietro riguardava, con ogni evidenza, la posizione politica e le indicazioni, anche odierne, di alcuni esponenti di Flidi votare la sfiducia al Governo, nonché l’ennesima richiesta di dimissioni di Berlusconi”.

Nel corso di una conferenza stampa per presentare un pacchetto di misure per l’occupazione giovanile da 300 milioni di euro, il presidente del Consiglio poi lancia un “suggerimento” a Pier Ferdinando Casini: “All’Udc suggerisco un appoggio esterno al governo”. E qui un’altra stoccata al leader di Futuro e Libertà: “Ciascuno dovrebbe restare fedele al voto ricevuto. – dice il premier – L’Udc si è presentato da solo, per l’opposizione di Gianfranco Fini che non voleva facesse un accordo con noi. Oggi avrebbe l’occasione di dimostrare che non pensa solo al tornaconto del proprio leader, ma a quella del Paese che ha necessità di avere una maggioranza stabile”.

FIDUCIA. Sul voto di fiducia al Senato e su quello di sfiducia alla Camera, entrambi in programma il 14 dicembre, ritiene che”avremo una maggioranza, una buona maggioranza sia al Senato sia alla Camera. Se questo non sarà possibile, è chiaro che ci recheremo dal capo dello Stato e chiederemo il ritorno alle elezioni”.

DISINFORMAZIONE E GOSSIP. Berlusconi si agita quando gli viene chiesto se è vera una sua dichiarazione riguardante una quota di 314 deputati: “Ho detto poco fa che avremo la maggioranza, conto sul buon senso. Mi vengono attribuite un mare di cose non vere, siamo caduti in una situazione… Non se ne può più di un’informazione che disinforma” dice il premier, che si dichiare sulla linea del presidente francese: “Ha ragione Sarkozy: basta disinformazione. Questo governo continua a lavorare nonostante il gossip e le polemiche. Il presidente del Consiglio ha raggiunto un risultato epocale al vertice Nato di venerdì e sabato, e invece i giornali hanno titolato su una vicenda di gossip, quasi non mettendo in prima pagina un traguardo impensabile”.

MONTEZEMOLO.Il Cavaliere non ha lesinato battute a tutte le polemiche di questi giorni. A chi chiede al governo di fare di più, come il presidente della Ferrari Luca di Montezemolo, risponde: “Parlare è facile, fare i fatti è difficile. E noi stiamo facendo i fatti. Ho sentito affermazioni sul fatto che l’Italia non riesce ad aumentare il Pil al pari di altri Paesi. Si dimentica che abbiamo ricevuto eredità drammatiche dai governi precedenti, che pesano sulla nostra economia e che non possono essere risolte con un colpo di bacchetta magica”.

GIOVANI.Infine, il tema sul quale era stata convocata la conferenza stampa insieme al ministro della Gioventù, Giorgia Meloni. Il governo pensa a un’imposta forfettaria del 10% in tre anni per incentivare i giovani a creare nuove imprese. “Ci occuperemo di misure per incentivare i giovani a creare nuove imprese, introducendo un’imposta del 10% in tre anni al posto di tutte le altre imposte e addizionali”, ha spiegato Berlusconi, secondo cui”sarebbe un grande incentivo: ne stiamo discutendo con Tremonti e le forze sociali”.

“TG3: TELEKABUL”. Durante l’incontro con la stampa c’è stato un altro siparietto tra Berlusconi e l’inviata del Tg3 Mariella Venditti. “Il Tg3? Sarebbe bello che lei dicesse Marinella Vendittidi TeleKabul!”, la battuta del presidente del Consiglio. E la giornalista: “Sa che non è vero”, con Berlusconi che ribatte: “Siete peggio!”. In una precedente conferenza stampa la Venditti, presentandosi come inviata del Tg3, si vide rispondere da Berlusconi: “Non esiste”. Lei stupita rispose: “Come non esiste?”. Il premier si riferiva ai calcoli fatti da Annozero che mostravano una sproporzione tra gli spazi informativi pro-Berlusconi in Rai rispetto ai tg “equilibrati”, in cui proprio il telegiornale della terza rete non figurava.

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