ROMA. “Spero di non essere costretto, da qui al 2013, a rifugiarmi in questa Biblioteca del Quirinale come in un’oasi rispetto a un mondo politico e istituzionale perennemente perturbato. Mi auguro di potere venir qui serenamente”.
Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, inaugurando la restaurata Biblioteca del Quirinale. Il riferimento è ovviamente alla crisi nella maggioranza e alle dimissioni degli esponenti finiani dal governo.
IL 14 DICEMBRE SI VOTA IN PARLAMENTO. Proprio a questo proposito, Napolitano ha incontrato martedì sera la seconda e la terza carica dello Stato, Renato Schifani e Gianfranco Fini, per discutere con loro dei provvedimenti parlamentari in scadenza con l’intento di evitare contrasti e disguidi procedurali in Parlamento. Hanno fatto il punto sulla crisi i presidenti di Camera e Senato, a colloquio per poco più di un’ora con Napolitano al Quirinale. Fini e Schifani hanno concordato che il Senato concluderà l’esame della legge di stabilità entro la prima decade di dicembre. La mattina del giorno 13 si svolgeranno al Senato le annunciate comunicazioni del presidente del Consiglio e alla Camera nel pomeriggio il dibattito sulla mozione di sfiducia presentata da Pd e Idv. Il giorno successivo avranno luogo le relative votazioni. Le votazioni sulla mozione di fiducia al Senato e quella di sfiducia al governo alla Camera saranno votate contestualmente il 14 dicembre.
BERLUSCONI TORNA IN TV. Intanto c’è attesa per un pronunciamento diretto di Silvio Berlusconi, che in questi giorni, dopo il rientro dal G20 in Corea del Sud, ha evitato di prendere la parola in prima persona, salvo l’intervento telefonico alla convention del Pdl milanese di domenica. Attesa che si carica ulteriormente all’indomani dell’incontro ad Arcore con lo stato maggiore della Lega Nord, nel corso del quale sarebbe stato confermato il “patto di ferro” tra i due principali alleati che prevede che se questo governo non avrà la fiducia si tornerà alle urne. Nessuna crisi pilotata dunque. Berlusconi potrebbe spiegarlo nel corso della puntata di Matrix di mercoledì, su Canale 5. La partecipazione non è stata ufficializzata ma viene data per probabile da ambienti vicini al governo. Lo stesso Cavaliere, stando ai retroscena raccolti dai media, lo aveva del resto annunciato ai suoi: “Io vado in tv e parlo direttamente agli italiani”.
ANGELI RITORNA AL PDL. E arriva la notizia del dietrofront di un deputato finiano, Giuseppe Angeli, eletto nel collegio estero in America Latina. “Quando c’è stata la spaccatura nel Pdl ho seguito Fini per la mia storia e per un’amicizia che mi lega a lui e a Tremaglia. – ha spiegato nel corso di una conferenza stampa assieme a Denis Verdini e Daniela Santanché – Ora però ci sono cose che non mi stanno piacendo, sono arrivato questa mattina dall’Argentina per ufficializzare il mio ritorno nel Pdl perchè voglio sostenere questo governo e Berlusconi”.