ROMA.“Nel Pdl c’è ormai una guerra tra bande, il caso Carfagna ne è la dimostrazione”. Lo afferma il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ospite de L’intervista” di Maria Latella su SkyTg24.
Al centro del faccia a faccia i principali temi di attualità politica: le primarie, dopo il successo di appena una settimana fa di Giuliano Pisapia a Milano, e soprattutto la crisi allinterno della maggioranza e il futuro del governo.
Sul caos rifiuti in Campania e sulle conseguenti minacce di dimissioni del ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna, ha detto: “Credo che la guerra per bande sia ormai la cifra dell’attuale situazione politca del centrodestra. Tuttavia noto che il premier Silvio Berlusconi non può o non si vuole emancipare dalle relazioni con il mondo di Nicola Cosentino (l’ex sottosegretario che si è dimesso perché indagato nell’inchiesta sugli appalti della cosiddetta nuova P2, ndr). Qesto è il dato più inquietante di questa vicenda”.
Non poteva mancare però un riferimento alle tribolazioni all’interno della sua area: “A sinistra da troppo tempo c’è una sorta di conte Ugolino che tende a divorare tutto ciò che incontra per strada”, ha detto Vendola. Secondo il leader di Sel “guerra per bande e questione psicanalitica non sono sovrapponibili” perché “a sinistra è una questione di contrasti” tra strategie politiche e non c’è una guerra per bande sul potere e gli affari. “A destra – ha aggiunto – c’è anche una questione criminale. E’ difficile convivere in una casa comune plurale dove la diversità non sia considerata una minaccia, un pericolo, ma una forma di arricchimento”.
Vendola ovviamente non intende archiviare le primarie. “Credo che siano necessarie. Penso che il popolo del centrosinistra le consideri uno strumento fondamentale per rivitalizzare questa coalizione che tante volte è stata in affanno e ha faticato a trovare le parole per descrivere il Paese reale”. Quanto alle primarie a Milano (vai allo speciale di Sky.it), per Vendola “ha perso chi ha inteso militarizzare quella contesa”.